IL CASO
PORDENONE Comincerà l'11 settembre l'accertamento tecnico preventivo sui pasticci contabili dell'amministratrice di condomini Monica Corazza, finita nella bufera per non aver pagato bollette di luce e gas per decine di migliaia di euro. L'incarico è stato conferito ieri dal giudice Barbara Lenisa su richiesta dell'avvocato Francesco Santini. Nadia Malnis è il consulente che avrà il compito di ricostruire la contabilità tra i vari condomini interessati alla vicenda. In sede di udienza i legali che tutelano le palazzine hanno a loro volta nominato dei consulenti: ben 7 i professionisti che scenderanno in campo (il numero potrebbe aumentare). A sobbarcarsi le spese dell'accertamento dovrà essere la stessa Corazza, che dovrà versare l'importo stabilito dal giudice una settimana prima dell'inizio della perizia. In caso contrario il procedimento si estinguerebbe). Il consulente dovrà ricostruire le movimentazioni finanziarie dei 29 condomini e dei conti intestati all'amministratrice. Per alcuni palazzi gli accertamenti vanno dal 2008 in poi, per altri a partire dal 2010 e per alcuni dal 2013 ad oggi. Il consulente avrà ampia facoltà di accedere a conti correnti bancari e postali, nonchè di effettuare verifiche con i fornitori dei condomini. All'esito della consulenza tecnica il giudice scioglierà la riserva sull'invio degli atti alla Procura, richiesta che era stata avanzata dalla controparte.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Comincerà l'11 settembre l'accertamento tecnico preventivo sui pasticci contabili dell'amministratrice di condomini Monica Corazza, finita nella bufera per non aver pagato bollette di luce e gas per decine di migliaia di euro. L'incarico è stato conferito ieri dal giudice Barbara Lenisa su richiesta dell'avvocato Francesco Santini. Nadia Malnis è il consulente che avrà il compito di ricostruire la contabilità tra i vari condomini interessati alla vicenda. In sede di udienza i legali che tutelano le palazzine hanno a loro volta nominato dei consulenti: ben 7 i professionisti che scenderanno in campo (il numero potrebbe aumentare). A sobbarcarsi le spese dell'accertamento dovrà essere la stessa Corazza, che dovrà versare l'importo stabilito dal giudice una settimana prima dell'inizio della perizia. In caso contrario il procedimento si estinguerebbe). Il consulente dovrà ricostruire le movimentazioni finanziarie dei 29 condomini e dei conti intestati all'amministratrice. Per alcuni palazzi gli accertamenti vanno dal 2008 in poi, per altri a partire dal 2010 e per alcuni dal 2013 ad oggi. Il consulente avrà ampia facoltà di accedere a conti correnti bancari e postali, nonchè di effettuare verifiche con i fornitori dei condomini. All'esito della consulenza tecnica il giudice scioglierà la riserva sull'invio degli atti alla Procura, richiesta che era stata avanzata dalla controparte.
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