Amatrice, i volontari riaprono la via

Sabato 27 Agosto 2016 di Ponte lesionato, la Protezione civile friulana costruirà un bypass per raggiungere il centro
È la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia che si è assunta l'onere, insieme al Genio militare, di ricollegare Amatrice alla strada regionale che la connette con L'Aquila, l'accesso diretto al paese e da dove sono passati sino a ieri i mezzi di soccorso. Sarà costruito un bypass - con guado a strutture scatolari per una carreggiata di 6 metri - per riconnettere una viabilità fondamentale interrotta ieri mattina dopo che sul "Ponte a tre occhi" sono comparse vistose crepe che lo hanno reso inagibile.
La conferma ieri dal direttore della Protezione civile Fvg, Luciano Sulli, appena uscito dalla riunione operativa con il centro di coordinamento ad Amatrice, la località più colpita dal terremoto del 24 agosto nell'Italia Centrale e dove da mercoledì operano 112 persone della Protezione civile regionale. La decisione è stata assunta in un incontro cui hanno partecipato responsabili del Genio militare, dei Vigili del fuoco, dell'Azienda strade Lazio, Sulli e il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. I tecnici della Protezione civile Fvg collaboreranno con il Genio militare.
Intanto il campo da 250 posti targato Fvg «è ormai pienamente funzionante e già entrato nella gestione ordinaria - aggiorna Sulli -; ospitiamo gli sfollati e anche i soccorritori da altre regioni, della Croce Rossa, del Genio militare. Oggi (ieri per chi legge, ndr), per il pranzo il tendone era pieno». Un'attività "ordinaria" al campo allestito vicino all'agriturismo allo "Scoiattolo", a circa 1,5 chilometri dal centro di Amatrice e a ridosso del Ponte A Tre Occhi, vuol dire lavoro intenso tutto il giorno, anche perché «ora stanno arrivando pian, piano, gli sfollati che si portano qualcosa che sono riusciti a recuperare dalle loro case - prosegue il direttore -. Chi il materasso, chi qualche altro effetto personale». I volontari sono dunque impegnati nell'assistenza logistica alla popolazione, facendo superare anche qualche timore. «Tra i terremotati qui c'è qualche reticenza ad allontanarsi, seppur di poco, da ciò che resta della propria casa - conferma Sulli -, anche se dopo due, tre notti passate in auto si rendono conto che non possono continuare così». Amatrice e le sue 69 frazioni si sviluppano a 955 metri d'altezza sugli Appennini e al tramonto del sole la temperatura scende significativamente.
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