PREVENZIONE
PORDENONE Il vento di Bora che da domenica sera ha fatto precipitare le temperature percepite aprirà la strada all'ingresso di una perturbazione proveniente da Nord-Est. E i pordenonesi con più anni sulle spalle sanno bene che quando le nuvole entrano dalla porta della Bora c'è il rischio che nevichi. È esattamente ciò che secondo le previsioni dell'Osmer dovrebbe a cadere a partire dalla tarda serata di oggi, quando i fiocchi potrebbero arrivare al suolo sino alla costa, quindi anche nella pianura del Friuli Occidentale. Al momento, va specificato, si tratterebbe di un fenomeno di passaggio, in grado di generare accumuli non superiori ai tre millimetri. Ma la lezione di metà dicembre, quando la città è andata in tilt per un po' di ghiaccio che si era formato in una notte particolarmente fredda, è stata imparata.
CONTROMISURE
Gli assessori Amirante e Loperfido, per quanto riguarda il Comune di Pordenone, hanno già preso in mano la situazione: la città è stata divisa per comodità in otto zone, dal centro ai quartieri più periferici. C'è un piano d'azione per ognuna delle otto aree: si punta ad entrare in azione poco prima che nevichi, in modo tale da evitare che un altro elemento presente in queste ore - il vento - possa vanificare anche la più precisa operazione di prevenzione.
«Stiamo seguendo le previsioni ora dopo ora - ha detto l'assessore Cristina Amirante - e il piano neve è pronto. È stato aggiornato rispetto al passato e dovrebbe essere di gran lunga più efficace». Stamattina ci sarà un vertice: sul tavolo del Comune arriveranno le previsioni aggiornate e delle percentuali più veritiere sul rischio neve in pianura. Solo allora si potrà spingere il bottone e attivare le procedure per evitare di mandare nel panico la circolazione urbana.
Lo spargimento di sale dovrebbe iniziare, secondo il nuovo protocollo, pochi minuti prima della presunta nevicata. «Altrimenti - ha specificato Amirante - rischieremmo che il vento spazzi via il sale stesso e che il lavoro si riveli inutile». L'aggiornamento del piano prevede che le ditte incaricate dal Comune di svolgere l'opera di spargimento siano già in possesso del sale ad uso stradale. In questo modo si evitano le lunghe attese - anche di un'ora e mezza - necessarie al carico nel magazzino comunale. Ora invece è garantito un intervento immediato, con i mezzi che potranno iniziare a spargere il sale sulle strade subito dopo essere state investite del compito dal Comune.
IL PRECEDENTE
A metà dicembre una notte particolarmente fredda e umida ha colto di sorpresa l'amministrazione, che non è riuscita ad evitare la formazione di alcune pericolose lastre di ghiaccio al suolo. Durante le prime ore del mattino sono stati registrati tanti incidenti stradali, alcuni con feriti, e un record di accessi al pronto soccorso. L'attivazione del piano neve per stasera serve proprio a mettere le mani avanti. Si vuole evitare che per la seconda volta in poco più di un mese mezza città rimanga paralizzata a causa di un fenomeno invernale preso sotto gamba.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Il vento di Bora che da domenica sera ha fatto precipitare le temperature percepite aprirà la strada all'ingresso di una perturbazione proveniente da Nord-Est. E i pordenonesi con più anni sulle spalle sanno bene che quando le nuvole entrano dalla porta della Bora c'è il rischio che nevichi. È esattamente ciò che secondo le previsioni dell'Osmer dovrebbe a cadere a partire dalla tarda serata di oggi, quando i fiocchi potrebbero arrivare al suolo sino alla costa, quindi anche nella pianura del Friuli Occidentale. Al momento, va specificato, si tratterebbe di un fenomeno di passaggio, in grado di generare accumuli non superiori ai tre millimetri. Ma la lezione di metà dicembre, quando la città è andata in tilt per un po' di ghiaccio che si era formato in una notte particolarmente fredda, è stata imparata.
CONTROMISURE
Gli assessori Amirante e Loperfido, per quanto riguarda il Comune di Pordenone, hanno già preso in mano la situazione: la città è stata divisa per comodità in otto zone, dal centro ai quartieri più periferici. C'è un piano d'azione per ognuna delle otto aree: si punta ad entrare in azione poco prima che nevichi, in modo tale da evitare che un altro elemento presente in queste ore - il vento - possa vanificare anche la più precisa operazione di prevenzione.
«Stiamo seguendo le previsioni ora dopo ora - ha detto l'assessore Cristina Amirante - e il piano neve è pronto. È stato aggiornato rispetto al passato e dovrebbe essere di gran lunga più efficace». Stamattina ci sarà un vertice: sul tavolo del Comune arriveranno le previsioni aggiornate e delle percentuali più veritiere sul rischio neve in pianura. Solo allora si potrà spingere il bottone e attivare le procedure per evitare di mandare nel panico la circolazione urbana.
Lo spargimento di sale dovrebbe iniziare, secondo il nuovo protocollo, pochi minuti prima della presunta nevicata. «Altrimenti - ha specificato Amirante - rischieremmo che il vento spazzi via il sale stesso e che il lavoro si riveli inutile». L'aggiornamento del piano prevede che le ditte incaricate dal Comune di svolgere l'opera di spargimento siano già in possesso del sale ad uso stradale. In questo modo si evitano le lunghe attese - anche di un'ora e mezza - necessarie al carico nel magazzino comunale. Ora invece è garantito un intervento immediato, con i mezzi che potranno iniziare a spargere il sale sulle strade subito dopo essere state investite del compito dal Comune.
IL PRECEDENTE
A metà dicembre una notte particolarmente fredda e umida ha colto di sorpresa l'amministrazione, che non è riuscita ad evitare la formazione di alcune pericolose lastre di ghiaccio al suolo. Durante le prime ore del mattino sono stati registrati tanti incidenti stradali, alcuni con feriti, e un record di accessi al pronto soccorso. L'attivazione del piano neve per stasera serve proprio a mettere le mani avanti. Si vuole evitare che per la seconda volta in poco più di un mese mezza città rimanga paralizzata a causa di un fenomeno invernale preso sotto gamba.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
