Allarme bomba, figlio ai domiciliari ma in un centro di salute mentale

Giovedì 30 Marzo 2017
PORDENONE - Arresti domiciliari in un centro di salute mentale per Natale Lucido, il quarantaseienne siciliano residente in via Fontanazze a Pordenone che sabato scorso ha sfondato la barriera della caserma dei carabinieri, a Ravenna, sostenendo di avere una bomba in macchina. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ravenna, Antonella Guidodomei, ieri mattina ha sciolto la riserva. Gli arresti di padre e figlio sono stati convalidati. Antonio Lucido, 75 anni, anche lui sabato in auto come passeggero, è stato scarcerato. Al figlio è stata invece applicata la misura cautelare dei domiciliari in una struttura dove potrà essere curato.
Tutto sembra ricondursi a un gesto di follia. Padre e figlio avrebbero dovuto imbarcarsi a Genova e raggiungere Palermo. Si sono fermati a Ravenna per salutare una parente, poi hanno ripreso il viaggio. Giunto all'altezza della caserma, Natale Lucido ha lanciato la sua Fiat Seicento contro le barriere, finendo la corsa sotto la scalinata dell'edificio. . Un gesto dietro al quale si nasconderebbe una situazione di grave disagio. I due sono accusati di resistenza, procurato allarme, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e introduzione clandestina in luoghi militari.
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