ALLARME amianto

Giovedì 31 Agosto 2017
I dati sono allarmanti. Che l'amianto fosse pericoloso - solo quando le fibre di cui è composto vengono inalate lo si sapeva da tempo. Tuttavia i pericoli per la salute, molto spesso, sono stati sottovalutati. E continuano ad esserlo. Lo dimostrano, senza farne mistero, i continui abbandoni di eternit che si riscontrano soprattutto in aperta campagna e nelle aree golenali dei fiumi. Specie Tagliamento e Cellina-Meduna. Il fortunale che si è abbattuto lunedì pomeriggio, che ha provocato a Pordenone lo scoperchiamento di almeno quattro tetti di case e condomini, ha fatto suonare l'emergenza. Le coperture di due palazzine 'gemelle'' in via Beato Odorico e di altrettante case in via Vallona erano di eternit che, a causa del forte vento, sono state proiettate a decine di metri di distanza. Sono state ritrovate dai vigili del fuoco in alcuni cortili limitrofi. Difficile stabilire quanti siano in città e in tutta la Destra Tagliamento le coperture in eternit. L'Arpa del Friuli Venezia Giulia non ha ancora fatto un censimento, eccezione fatta per l'area di Trieste e Monfalcone grazie ad un velivolo messo a disposizione dalla Guardia Costiera. L'attività era finalizzata ad individuare le coperture (tetti) contenenti cemento amianto attraverso un sistema di telerilevamento multispettrale. «La mappatura condotta tra il 2006 e il 2007 spiega Glauco Spangaro, dirigente del dipartimento Arpa di Gorizia e profondo conoscitore della materia eternit puntava ad individuare, in tutto il Friuli Venezia Giulia, le coperture dei capannoni dismessi. Quella del 2015, invece, le proprietà comunali: dalle scuole ai magazzini. Tra il 2006 e il 2007 sono state individuati circa 2 milioni di metri quadrati di coperture in amianto: è l'ultimo dato in nostro possesso che non dovrebbe discostarsi molto dai giorni nostri. Nel 2015, invece, erano state 150mila. Dal 2016 in poi soltanto per Trieste abbiamo cominciato a misurare le fibre che potrebbero essere inalate; l'obiettivo è quello di estendere questa analisi almeno a tutti gli altri capoluoghi». Ora, grazie ad un accordo con tutti i 220 comuni della Regione, sarà possibile avviare il censimento delle abitazioni ma anche di tettoie e magazzini che, appunto, presentano ancora coperture in eternit. Dati confortati arrivano dalle bonifiche attuate: dal 2010 al 2016 risultavano censiti circa 18mila cantieri. Calando l'analisi nella Destra Tagliamento il censimento risale a 10 anni fa i metri quadri di coperture in eternit che riguardavano attività produttive erano più di 800mila (su 2 milioni a livello regionale). «Un dato preoccupante segnala Spangaro che rivela come la provincia di Pordenone sia nettamente interessata dall'amianto. Parliamo di costruzioni datate, sia chiaro. Il problema maggiore potrebbe verificarsi quando, com'è già capitato anche negli ultimi giorni, i tetti vengono 'sradicati'' dalla forza del vento e poi sbriciolati. Si liberano le fibre di amianto, che poi si disperdono nell'ambiente anche a distanze considerevoli, creando potenziali pericoli per la salute dell'uomo». Intanto il 28 e il 29 settembre, a Monfalcone, si terrà nell'auditorium la settima edizione della Conferenza regionale dell'amianto.
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