Un attimo di disattenzione è costato caro a un ventottenne di San Foca che ieri mattina è stato travolto da un'auto lasciata senza il freno a mano tirato. La vettura, una Fiat Punto, era parcheggiata in un vialetto leggermente in discesa e quando il giovane ha tentato di fermarla, è stato investito. Ferito, seppur non gravemente, è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato con l'elicottero all'ospedale di Trieste dove è stato ricoverato per un trauma cranico.
L'infortunio domestico, perchè di questo si tratta, è accaduto intorno alle 9 di ieri a San Foca, in un'abitazione al civico 29 di via San Quirino. L.C., queste le iniziali, stava armeggiando all'esterno dell'auto, davanti a casa, quando si è accorto che la vettura stava muovendosi piano piano. Senza pensarci su ha deciso di cercare di fermarla, per impedire che proseguisse la corsa senza nessuno al volante. Ma non aveva fatto i calcoli con il peso della Punto che lo ha travolto, facendolo cadere e sbattere la testa a terra. Il giovane, rimasto sempre cosciente, ha chiesto l'aiuto dei genitori che si trovavano in casa e non si erano accorti di nulla. I soccorsi sono stati tempestivi e, nonostante il ventottenne fosse in grado di parlare e muoversi, vista la dinamica dell'infortunio e il trauma riportato, è stato chiesto anche l'intervento dell'elisoccorso. L'equipe medica ha valutato le condizioni del ragazzo e ha deciso di trasferirlo all'ospedale di Trieste, dove è stato poi ricoverato. I rilievi di legge sono stati affidati ai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Sacile che hanno accertato l'infortunio domestico.
Quanto accaduto ieri a San Foca ha fatto subito venire in mente la tragedia avvenuta lo scorso febbraio in via Tessitura, a Pordenone, quando per lo stesso motivo - il freno a mano non tirato - è morta una 38enne, Katia Matteo, impiegata al Centro logistica distributiva Spedizioni internazionali. La donna era stata schiacciata contro un muretto da un fuoristrada Toyota Land Cruiser proprio davanti alla casa dove viveva, al civico 24 di via Tessitura.
© riproduzione riservata
L'infortunio domestico, perchè di questo si tratta, è accaduto intorno alle 9 di ieri a San Foca, in un'abitazione al civico 29 di via San Quirino. L.C., queste le iniziali, stava armeggiando all'esterno dell'auto, davanti a casa, quando si è accorto che la vettura stava muovendosi piano piano. Senza pensarci su ha deciso di cercare di fermarla, per impedire che proseguisse la corsa senza nessuno al volante. Ma non aveva fatto i calcoli con il peso della Punto che lo ha travolto, facendolo cadere e sbattere la testa a terra. Il giovane, rimasto sempre cosciente, ha chiesto l'aiuto dei genitori che si trovavano in casa e non si erano accorti di nulla. I soccorsi sono stati tempestivi e, nonostante il ventottenne fosse in grado di parlare e muoversi, vista la dinamica dell'infortunio e il trauma riportato, è stato chiesto anche l'intervento dell'elisoccorso. L'equipe medica ha valutato le condizioni del ragazzo e ha deciso di trasferirlo all'ospedale di Trieste, dove è stato poi ricoverato. I rilievi di legge sono stati affidati ai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Sacile che hanno accertato l'infortunio domestico.
Quanto accaduto ieri a San Foca ha fatto subito venire in mente la tragedia avvenuta lo scorso febbraio in via Tessitura, a Pordenone, quando per lo stesso motivo - il freno a mano non tirato - è morta una 38enne, Katia Matteo, impiegata al Centro logistica distributiva Spedizioni internazionali. La donna era stata schiacciata contro un muretto da un fuoristrada Toyota Land Cruiser proprio davanti alla casa dove viveva, al civico 24 di via Tessitura.
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