Zilio: «Adesso si può pensare al centro congressi»

Mercoledì 20 Giugno 2018
CAMERA DI COMMERCIO
PADOVA Fernando Zilio ieri mattina non ha nascosto la sua soddisfazione. Il presidente uscente della Camera di commercio in questi anni è stato impegnassimo sul fronte fiera.
A testimoniarlo ci sono i 46 milioni di euro stanziati dall'ente camerale tra aumento di capitale di fiera immobiliare e centro congressi. E Zilio è anche in pole position per la presidenza della nuova Fiera Immobiliare.
«Quando a dicembre 2016, assieme all'allora commissario e alla Provincia abbiamo deciso di non procedere all'aumento di capitale, abbiamo dovuto fare i conti con polemiche accesissime. I fatti ora ci danno ragione» ha spiegato il presidente, facendo riferimento agli attacchi che gli erano piovuti addosso soprattutto dall'ex sindaco Massimo Bitonci e dai suoi sodali.
«Se abbiamo raggiunto questo risultato, è stato anche grazie alla collaborazione dimostrata dall'attuale amministrazione comunale» ha detto ancora Zilio.
«Molti dei guai legati alla gestione della fiera sono nati dalla decisione, assunta a suo tempo, di creare due società, una per la gestione delle attività fieristiche, ovvero Padovafiere, e una per la gestione immobiliare - ha continuato - Su Fiera Immobiliare è stato fatto un grandissimo lavoro, partendo da una situazione molto complicata. Non dobbiamo dimenticare che, prima, una parte dei padiglioni era dei soci pubblici, mentre l'altra faceva capo al Comune. Ora la gestione di tutti gli immobili è ad appannaggio della società e questo è sicuramente un vantaggio».
«Grazie all'aumento di capitale da parte dei soci, che noi abbiamo fatto grazie al conferimento di beni immobili per 17.5 milioni di euro e con un'iniezione di liquidità da 14 milioni - ha detto ancora Zilio - siamo riusciti a superare l'annosissimo problema del pagamento dei mutui. Un pagamento reso difficile a causa della decisione di Gl Events di non onorare più gli affitti previsti dal contratto».
Fiera immobiliare in questi anni è stata al centro di numerose polemiche. Tra queste quella riconducibile ai suoi bilanci gravati da strumenti di finanza derivata, legati ai mutui accesi oltre dieci anni fa per realizzare i nuovi padiglioni. Non solo. Nell'ultimo anno e mezzo la società, che a novembre è stata ricapitalizzata dai soci pubblici con 65 milioni di euro, ha anche dovuto fare i conti, appunto, con il pagamento a singhiozzio dei canoni d'affitto.
«Il nuovo assetto societario - ha concluso il presidente della Camera di commercio - ci consentirà di portare avanti senza problemi la realizzazione del nuovo centro congressi. Un'opera che riteniamo fondamentale per il rilancio economico della città».
Sul progetto realizzato dall'archistar Kengo Kuma, però, a palazzo Moroni sono più prudenti. Questo anche alla luce dell'accordo raggiunto con banca Intesa sulla realizzazione del nuovo auditorium a palazzo Foscarini.
Zilio infine ieri ha anche ha insistito sulla necessità di una collaborazione effettiva con l'Università patavina, affinché in via Tommaseo possa nascere una sorta di distretto dedicato all'innovazione e alla ricerca.
Al.Rod.
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