Via vai di clienti giorno e notte, scoperta casa a luci rosse

Venerdì 19 Ottobre 2018
LA SCOPERTA
PADOVA Ogni giorno da quell'appartamento in quel condominio giallino, che si trova in via martiri Giuliani e Dalmati a pochi passi dal centro Giotto, entravano e uscivano una decina di uomini, dall'operaio al professionista, tra i 35 e i 60 anni. Un via vai continuo, a tutte le ore del giorno e della notte, che ha insospettito non poco i vicini di casa che hanno allertato i carabinieri. I militari dell'Arma non ci hanno messo molto a capire che, all'interno del palazzo, c'era una casa di squillo: una colombiana di 32 anni aveva subaffittato a quattro connazionali per 750 euro al mese all'una, una stanza attrezzata con letto matrimoniale, lettino da massaggio, giochi erotici e preservativi. In più le aveva anche aiutate a presentarsi ai clienti sul sito bacheka incontri.
L'INDAGINE
Nel pomeriggio di mercoledì, i carabinieri della Stazione di Padova principale hanno apposto i sigilli alla porta d'ingresso dell'appartamento a luci rosse. Al suo interno, infatti, i militari hanno scoperto che una donna di nazionalità colombiana favoriva la prostituzione delle quattro connazionali, che incontravano nell'abitazione i clienti, che pagavano dai 50 ai 100 euro a seconda della durata del tempo in cui si intrattenevano con la straniera. Per questo la 32enne, residente a Padova e regolare con le norme di soggiorno, dovrà rispondere davanti alla magistratura dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
LA SOFFIATA
I militari erano stati informati da alcuni vicini di casa di un sospetto andirivieni di persone che frequentavano quell'appartamento, al primo piano del palazzo. È stato subito chiaro che dietro a questi movimenti ci fosse un giro di prostituzione e per questo erano iniziati alcuni servizi di osservazione che avevano confermato il sospetto. Mercoledì, quindi, il blitz dei carabinieri. All'interno della casa d'appuntamenti c'era una colombiana di 51 anni in abbigliamento succinto che stava attendendo un cliente. L'appartamento era composto da quattro camere, di cui al momento solo una occupata, attrezzate con letto matrimoniale e lettino per massaggi. All'interno dell'alcova c'erano anche numerosi giocattoli erotici e numerosi preservativi che hanno tolto ogni dubbio rimasto ai militari sulla reale destinazione d'uso dell'immobile. Le quattro donne, che cambiavano ciclicamente, per alloggiare nelle camere, pagavano alla donna denunciata 750 euro al mese. La 32enne era ovviamente al corrente dell'attività delle sue ospiti, tanto che era lei ad aiutarle a inserire gli annunci on line. Per questo i carabinieri hanno proceduto a sequestro e denuncia.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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