Via Canestrini, l'appello: «Fate la pista ciclabile»

Martedì 19 Marzo 2019
LA POLEMICA
PADOVA Un'ottantina i metri di sterrato che da troppo tempo il Comitato pista ciclabile Canestrini, un centinaio i residenti che vi aderiscono, chiede all'amministrazione di trasformare in ciclabile.
Si tratta del terreno a lato dell'ultimo tratto di via Canestrini, quello che parte dalla rotonda con via Gerardo e arriva sull'argine del Bacchiglione all'altezza delle chiuse, ed è separato dalla strada da un guard rail.
«La strada è a doppio senso di marcia, molto trafficata ma anche tanto utilizzata da ciclisti e pedoni che ogni giorno rischiano di essere schiacciati contro il guard rail - spiega Giacomo Saglimbeni a nome del Comitato - quando non piove o l'erba non è troppo alta come per gran parte dell'estate scorsa, si passa sullo sterrato che in bicicletta, peraltro, non è agevole. A metà circa inoltre c'è un tombino semiaperto ed il coperchio è sollevato dalla sua sede e quindi si rischia anche di finirci dentro. Abbiamo avuto diversi colloqui con l'assessore Andrea Micalizzi e anche con il vicesindaco Arturo Lorenzoni ma la risposta è sempre la stessa: non ci sono soldi».
Saglimbeni sottolinea che il percorso da sistemare è lungo circa un'ottantina di metri ed è terreno di proprietà del Comune.
«Abbiamo proposto una semplice gettata di stabilizzante in modo da poter percorrere in sicurezza quell'ultimo pezzo di strada, molto utilizzato non solo dai residenti ma anche dai tanti studenti degli istituti superiori del quartiere - continua il rappresentante del Comitato - inoltre sono tante anche le persone che utilizzano l'argine per lo jogging, passeggiare col cane oppure arrivare al bar dell'argine ora che sta arrivando la bella stagione. Arrivano alla rotonda dove c'è un parcheggio e si avviano lungo via Canestrini ma è sempre un rischio perché la strada è sterra quando due auto si incrociano passano a malapena ed il ciclista o il pedone vengono stretti sul guard rail che impedisce qualsiasi via di fuga. Problema che verrebbe risolto sistemando quegli 80 metri di verde».
Il comitato ricorda di aver investito del problema, soprattutto dal punto di vista della sicurezza, anche il comandante della Polizia Locale Lorenzo Fontolan ma senza risultati. «Lungo tutta via Canestrini, nonostante il traffico e le dimensioni, la pista ciclabile è stata realizzata a singhiozzo, è presente di fronte ai condomini dove è stata costruita dai privati compresa negli oneri di urbanizzazione, si interrompe di continuo costringendo le persone a correre sulla carreggiata - chiude Salimbegni - sarebbe quindi tutto da sistemare ma per ora quello che è urgente è sistemare quell'ultimo piccolo tratto».
Luisa Morbiato
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