Vendeva droga ai ragazzini, condannato

Mercoledì 19 Settembre 2018
IL PROCESSO
PADOVA I giudici del Tribunale collegiale, ieri mattina, hanno condannato a dieci mesi di reclusione il tunisino di 22 anni Gazi Ben Hajtaher per avere indotto un minore a spacciare insieme a lui. L'episodio risale alla sera dello scorso 29 agosto quando Gazi, insieme a un connazionale di 17 anni, ha ceduto a un italiano due dosi di cocaina per un valore di 100 euro. E il nordafricano non è nuovo ad associare i ragazzini con lo stupefacente.
Era il maggio di due anni fa quando grazie al coraggio di una mamma Gazi, allora conosciuto come lo spacciatore di Prato della Valle, è finito dietro alle sbarre. Il tunisino, senza fissa dimora, dall'agosto del 2015 al gennaio del 2016 ha spacciato hashish e cocaina a diversi minorenni tra l'isola Memmia e l'ex chiosco abbandonato, ex ritrovo dei tifosi biancoscudati, non lontano dalla basilica di Santa Giustina. Era il 9 di gennaio di due anni fa quando Gazi Ben Hajtaher ha venduto a un ragazzino di 14 anni fumo per cinque euro. Il minore è poi rientrato a casa e ha nascosto la droga nella sua cameretta, sicuro di non essere scoperto dai genitori. Ma dopo alcuni giorni la sua mamma, vedendolo svogliato e stranamente aggressivo, ha effettuato un controllo a sua insaputa mentre era a scuola nella sua stanza e ha trovato il pezzo di hashish. La donna, connazionale dello spacciatore, in data 19 gennaio del 2016 si è recata con il figlio alla stazione dei carabinieri di Prato della Valle per presentare denuncia.
Gli uomini dell'Arma, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, hanno ascoltato il racconto del ragazzino e hanno capito che a vendergli la droga era stato Ben Hajtaher. Lo stesso che il giorno dell'Epifania, ancora di due anni fa, è stato arrestato con quasi 30 grammi di hashish, vicino all'isola Memmia, e proprio dai carabinieri di Prato della Valle. Così sono scattate le indagini coordinate dal sostituto procuratore Vartan Giacomelli (ora giudice al tribunale di Ferrara) e i militari sono riusciti a ricostruire altre cessioni di stupefacente effettuate dal tunisino.
Ancora a fine gennaio del 2016 ha spacciato hashish, sempre al prezzo di 5 euro, a due quindicenni. Quindi dall'agosto al dicembre del 2015 ha venduto hashish e cocaina a un padovano maggiorenne. Poi a febbraio ha spacciato altro fumo ad altri padovani. I suoi clienti lo contattavano telefonicamente al cellulare e poi si davano appuntamento per lo scambio droga-soldi in Prato della Valle. Il Gip Domenica Gambardella, su richiesta del pubblico ministero, aveva così firmato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. E alcuni giorni più tardi i carabinieri hanno rintracciato Gazi Ben Hajtaher in Prato e gli hanno stretto le manette ai polsi. Ieri mattina il tunisino ha iniziato a pagare i conti con la giustizia italiana con la condanna a dieci mesi. Gli uomini dell'Arma, in particolare i carabinieri della stazione di Prato della Valle, continuano a tenerlo sott'occhio per evitare che possa ancora spacciare la droga ai ragazzi
M.A.
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