LE REAZIONI
PADOVA «Il Comune ora deve decidere se costituirsi parte civile. Ne parleremo in una delle prossime riunioni di giunta». Così l'assessore Diego Bonavina, che da avvocato conosce bene la materia, commenta l'operazione della polizia che ha catturato il responsabile di numerose spaccate in città. Dopo la prima ondata di colpi il sindaco Sergio Giordani denunciò subito pubblicamente il «danno d'immagine alla città» e ora uno dei suoi uomini di fiducia lascia intendere che presto l'amministrazione potrebbe mettere nero su bianco la propria richieste di risarcimento per i danni subiti.
La notizia dell'arresto di Torch è stata ovviamente accolta con grande soddisfazione a Palazzo Moroni, ma anche tra baristi e commercianti ci sono molti commenti finalmente positivi.
LA VITTIMA
Tra questi c'è sicuramente Valentina Bertin, figlia del presidente dell'Ascom e titolare del bar panetteria Carlotta di via Zabarella, preso di mira dal tunisino un mese fa.
«Siamo molto felici perchè speravamo che questa persona venisse presa al più presto - commenta ora lei -. L'intrusione ci ha fatto davvero male, più per i danni subìti e per la paura provocata che non per la merce portata via. Questo episodio in ogni caso ci ha aperto gli occhi. Non avendo oggetti di valore al nostro interno non abbiamo mai messo un sistema d'allarme da attivare alla sera, ora invece ci stiamo attivando e guarderemo con grande interesse ai fondi messi a disposizione dal Comune per i sistemi di sicurezza e sorveglianza. Sapere che in giro ci sono personaggi del genere crea sempre preoccupazione: non possiamo che ringraziare polizia e carabinieri per l'attenzione che ci hanno dedicato e per i controlli che fanno».
LA PAURA RESTA
Arrestare un ladro, però, non vuol dire superare un incubo. «Appena abbiamo ricevuto la notizia dell'arresto abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo - spiega Valentina -. Ma sappiamo che non è l'unico ladro che gira qui. Questo furto ci ha creato un precedente e l'allerta ora resta sicuramente molto alta».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA «Il Comune ora deve decidere se costituirsi parte civile. Ne parleremo in una delle prossime riunioni di giunta». Così l'assessore Diego Bonavina, che da avvocato conosce bene la materia, commenta l'operazione della polizia che ha catturato il responsabile di numerose spaccate in città. Dopo la prima ondata di colpi il sindaco Sergio Giordani denunciò subito pubblicamente il «danno d'immagine alla città» e ora uno dei suoi uomini di fiducia lascia intendere che presto l'amministrazione potrebbe mettere nero su bianco la propria richieste di risarcimento per i danni subiti.
La notizia dell'arresto di Torch è stata ovviamente accolta con grande soddisfazione a Palazzo Moroni, ma anche tra baristi e commercianti ci sono molti commenti finalmente positivi.
LA VITTIMA
Tra questi c'è sicuramente Valentina Bertin, figlia del presidente dell'Ascom e titolare del bar panetteria Carlotta di via Zabarella, preso di mira dal tunisino un mese fa.
«Siamo molto felici perchè speravamo che questa persona venisse presa al più presto - commenta ora lei -. L'intrusione ci ha fatto davvero male, più per i danni subìti e per la paura provocata che non per la merce portata via. Questo episodio in ogni caso ci ha aperto gli occhi. Non avendo oggetti di valore al nostro interno non abbiamo mai messo un sistema d'allarme da attivare alla sera, ora invece ci stiamo attivando e guarderemo con grande interesse ai fondi messi a disposizione dal Comune per i sistemi di sicurezza e sorveglianza. Sapere che in giro ci sono personaggi del genere crea sempre preoccupazione: non possiamo che ringraziare polizia e carabinieri per l'attenzione che ci hanno dedicato e per i controlli che fanno».
LA PAURA RESTA
Arrestare un ladro, però, non vuol dire superare un incubo. «Appena abbiamo ricevuto la notizia dell'arresto abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo - spiega Valentina -. Ma sappiamo che non è l'unico ladro che gira qui. Questo furto ci ha creato un precedente e l'allerta ora resta sicuramente molto alta».
G.Pip.
