Turismo, manca ancora la regìa

Mercoledì 14 Marzo 2018
Se è vero che Padova negli ultimi vent'anni è la città italiana che ha registrato il maggior tasso di incrementi degli arrivi e delle presenze turistiche è altrettanto vero che ad oggi una regìa unica per quanto riguarda la presentazione al mondo ancora non c'è. Sia per quanto riguarda la città che per la provincia e il bacino termale. Chi si occupa oggi di accogliere e assistere giornalisti e troupe televisive che vogliano fare un servizio sulla nostra città? Chi gestisce il sito di destinazione turistica? (Nessuno visto che l'assessore Colasio ieri si riprometteva di metterlo in piedi). Chi si occupa di un back-office che si interfacci con turisti, operatori e gli stessi uffici turistici? Chi va alle grandi Borse?
Abbiamo assistito negli anni al naufragio delle Apt e delle Aziende turismo e al nascere di soggetti come l'Ogd, Organizzazione di gestione della destinazione turistica, una specie di Apt che si occupa esclusivamente della città distinguendosi dal bacino termale che ha un Ogd autonomo. Lo ha voluto la Regione. Dentro ci sono Comune e Provincia, le categorie, l'Università, Aps holding, privati come Bano. Ma c'è anche la Dmo (destination management organization) la struttura su base provinciale di cui fanno parte oltre al Comune la Provincia e la Camera di Commercio che lavora sul turismo, in particolare congressuale, con la sigla Padova convention bureau. Ma chi guida allora? E come procede il piano strategico?
M.G.
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