Truffe on line: in nove mesi caduti nella rete in 1.819

Domenica 21 Ottobre 2018
CRIMINALITÀ
PADOVA Cambiano i tempi e le tecologie pure. Così anche la criminalità si evolve, tanto che dilagano ormai le truffe on-line. A Padova c'è stata un'impennata di casi del 18,2 per cento: nei primi 9 mesi del 2017 erano 1.539, nello stesso periodo di quest'anno si è arrivati a 1.819. Sono i dati resi noti dall'Arma su questo tipo di reato che è tra i più denunciati negli uffici dei carabinieri. Da gennaio i militari sono riusciti ad individuare 468 responsabili, che sono stati indagati a piede libero.
«Al contrario di quanto avviene per l'economia di tipo tradizionale - spiegano dal comando provinciale controllata e rispondente ai requisiti previsti dalla legge, si presentano sulle piattaforme digitali avventori che per minore dimestichezza con il mezzo informatico possono diventare preda di venditori senza scrupoli che pubblicano annunci per la vendita di merce sui numerosi siti presenti in rete per trarre illeciti profitti mediante la promessa di far recapitare la merce venduta senza averne la minima intenzione».
Le vittime di queste truffe appartengono a tutte le fasce di età, dai giovani agli anziani. Si differenziano tra loro soltanto per quanto riguarda la tipologia di merce di cui sono interessati all'acquisto. Mentre per i giovani l'interesse si concentra soprattutto sui prodotti tecnologici (smartphone, tablet, computer portatili, apparati fotografici), le persone più mature sono interessate ad acquistare merci di diversa natura quali automobili e relativi accessori (carrelli, portapacchi), materiale da giardinaggio, barche, complementi di arredo.
Il modo di agire è ormai consolidato. Vengono pubblicati annunci relativi alla vendita di articoli che riscuotono un potenziale interesse da parte di un gran numero di utenti, proposti ad un prezzo particolarmente vantaggioso rispetto al reale valore di mercato. Coloro che sono interessati all'acquisto perfezionano le modalità di pagamento e di spedizione via chat o e-mail, al massimo con una telefonata, attendendo che la merce arrivi direttamente a casa. Purtroppo per i truffati, quest'ultima circostanza non si verificherà mai. Infatti i truffatori, una volta ottenuto l'importo richiesto, il più delle volte mediante l'accredito su una carta di credito evoluta, scompaiono e non si fanno più rintracciare.
Un ultimo caso è avvenuto pochi giorni fa quando i truffatori hanno finto di essere amici dei parenti australiani di un 67enne di San Martino di Lupari: gli hanno rifilato una valigetta che doveva contenere importanti documenti per 10.200 euro, poi ovviamente sono spariti col malloppo.
M.Lucc.
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