Tre anni di tempo alla Regione altrimenti perderà i terreni

Mercoledì 18 Luglio 2018
L'INTESA
PADOVA Sulla ideazione e poi la stesura della bozza di Accordo di programma sul nuovo ospedale che si potrà firmare la prossima settimana fra tutti gli enti coinvolti - prima di tutto Regione e Comune - si potrebbe scrivere un libro, tante sono state le schermaglie e le impuntature. Basti pensare che palazzo Moroni ha chiesto il testo a palazzo Balbi da almeno un mese ed è arrivato solo il 13 luglio.
Ma andiamo avanti. Tutto si basa su un impianto che già l'ex sindaco Bitonci aveva strutturato. Ieri è apparsa in albo pretorio una determina dirigenziale che in pratica autorizza il capo settore all'Urbanistica, Franco Fabris, a firmare venerdì il passaggio di proprietà delle aree. Ebbene le particelle catastali sono le stesse previste dalla sua Giunta.
I MIGLIORAMENTI
L'impianto però è stato migliorato da Giordani dopo che in una prima fase sindaco e vice avevano puntato tutto sul Giustinianeo, ricevendo il no di Zaia e il fastidio dell'Università. Il punto nodale è una permuta reciproca. Il Comune che cede i suoi terreni a Padova est gratuitamente alla Regione per il policlinico, e la Regione che cede i terreni dove oggi ci sono le cliniche per fare il parco delle Mura e si occupa della bonifica. Non solo: oltre a fare il nuovo policlinico si impegna a ristrutturare quello attuale, 900 posti più 900.
LA REGIONE
Dunque a Padova si prevede un doppio polo ospedaliero. «Ed è un nuovo accordo - dice Giordani - perché abbiamo garanzie sul Giustinianeo rigenerato, sulla pari dignità sancita e firmata dei due poli, sull'impegno della Regione che prima non era scritto da nessuna parte, di bonificare a sue spese le aree in centro che vedono la presenza di amianto e rifiuti biomedicali. Costa 50 milioni. Non solo: mai sentito prima che queste stesse aree dopo la bonifica verranno cedute gratuitamente al comune per farvi il parco delle Mura, e che resterà a uso pubblico il terreno degli edifici che ospitano lo Iov». Il fatto che al Giustinianeo resteranno 900 posti ha sempre fatto dire a Giordani: «Abbiamo salvato l'ospedale. Se non avessimo fatto così fra dieci anni non ci sarebbe più stato nemmeno il pronto soccorso». Infine resta da sottolineare che il Sant'Antonio funzionerà per almeno 15 anni, fintantoché non sarà completato il nuovo Giustinianeo.
LA CLAUSOLA
La Giunta ha tempo fino al 30 novembre per consegnare fisicamente i terreni ma probabilmente lo farà già a settembre. Infine nella delibera di Giunta che ieri ha approvato la bozza di pre Accordo che comprende la cessione delle aree esiste un passaggio che da questo momento salvaguarda la strada in discesa per il Comune mentre fa iniziare quella in salita per la Regione. Perché l'amministrazione ha messo una clausola. Se la Regione non darà seguito all'Accordo entro tre anni, il Comune si riprenderà la terra. Tradotto significa che sarà il Comune a punzecchiare la Regione sui tempi da oggi in poi.
M.G.
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