Transessuale stuprato in comunità: albanese finisce dietro alle sbarre

Giovedì 23 Marzo 2017
Transessuale stuprato in comunità: albanese finisce dietro alle sbarre
Un transessuale è stato sequestrato per sei ore e stuprato. L'aggressione è opera di un albanese di 32 anni, che è stato arrestato martedì mattina dai carabinieri. Il transessuale, nato in Italia ma di origini sudamericane, è un assiduo frequentatore delle cucine popolari di via Tommaseo. Senza fissa dimora, spesso non sa dove andare a mangiare e dove andare a dormire. Lunedì sera si è recato da suor Lia per la cena, ma finito di pasteggiare si è dato da fare per trovare un posto per la notte. Insieme a un amico sul piazzale della stazione, ha incontrato l'albanese di 32 anni. I due hanno iniziato a parlare, fino a quando il 32enne ha invitato il transessuale, convinto però che si trattasse di una donna, nella sua stanza all'interno della cooperativa La mia badante di via Cave. L'albanese dopo poco ha provato ad avere un rapporto sessuale con il transessuale, che lo ha respinto. Il trentaduenne straniero è tornato alla carica e anche quando si è accorto che non si trattava di una donna, ha tentato a tutti i costi di avere un rapporto sessuale. Respinto una seconda volta è diventato violento. In preda alla rabbia ha sequestrato il transessuale nella sua stanza e lo ha stuprato. Alle sei del mattino di martedì, il transessuale è riuscito a svicolare per una finestra e si è trovato in una terrazza e qui ha iniziato a urlare. Le sue grida sono state sentite da un paio di famiglie, anche loro ospiti nel centro di via Cave, che hanno chiamato i carabinieri. I militari hanno trovato il transessuale disperato e sofferente. Sentito il suo racconto, è stato trasportato al pronto soccorso. Gli uomini dell'Arma poco dopo hanno individuato l'albanese Adam Kone, ancora chiuso nella sua stanza, e lo hanno arrestato per sequestro di persona e violenza sessuale.

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