Tari, non ci sono cartelle pazze Giusta la modalità di calcolo

Martedì 14 Novembre 2017
TASSE
PADOVA Niente cartelle pazze della Tari a Padova. Palazzo Moroni, infatti, ha applicato fin dall'istituzione della Tari nel 2014, una sola quota variabile (variabile in considerazione del numero degli occupanti dell'abitazione). La quota variabile è stata applicata solamente all'unità abitativa e non anche alle pertinenze (garage, cantine, posti auto ecc.). Ai garage, cantine e posti auto è stata applicata la sola quota fissa commisurata alla superficie, indipendentemente dal numero degli occupanti dell'abitazione. Questa modalità di calcolo è stata utilizzata nel comune di Padova sin dall'introduzione della t.i.a.(tariffa igiene ambientale) avvenuta nel 2002.Quindi, nelle bollette non si sono verificate duplicazioni di tassazione o addebiti ingiustificati nel rispetto alla legge. L'assessore ai Tributi Antonio Bressa e l'assessora all'Ambiente Chiara Gallani commentano assieme così la vicenda: «Ci siamo confrontati con il Settore Risorse Finanziarie e Tributi del Comune, con Acegas e con l'Ente di Bacino in modo da avere una analisi chiara e puntuale del calcolo della Tari. Siamo contenti, in primo luogo per i cittadini, che non sia emerso alcun errore nella metodologia di calcolo, ma eravamo molto sicuri, conoscendo la professionalità e attenzione dei nostri dirigenti. I padovani possono quindi stare tranquilli. Le bollette recapitate sono corrette e nessuno ha mai pagato un solo euro più del dovuto».
A.R.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci