«È entrato coperto da un mantello un fazzoletto e gli occhiali da sole. Ha appoggiato le mani sul bancone: da una parte aveva un taglierino, dall'altra una borsa della spesa. Ho capito e col cuore in gola ho eseguito i suoi ordini». Se l'è vista davvero brutta ieri mattina Andrea Meneghetti, titolare della farmacia Santa Sofia in via Altinate, vittima di una rapina.
Erano da poco passate le 9.30 e il farmacista, assieme al collega, stava sistemando prodotti e medicine nei vari espositori, quando è entrato un uomo dalle porte di vetro scorrevoli dell'ingresso. «Ho capito subito che qualcosa non andava. Era completamente travisato, con una specie di mantello, un fazzoletto sulla bocca, gli occhiali scuri e un cappellino. Mi ha mostrato che aveva in mano il taglierino e il sacchetto e mi ha detto riempi!. Ho eseguito perché non c'è tanto da fare gli eroi in queste situazioni». Il farmacista ha quindi riempito la sportina della spesa con tutto quel che c'era in cassa: 500 euro, comprese le monetine. A quel punto, soddisfatto, il rapinatore se n'è andato altrettanto velocemente com'era arrivato.
«Si trattava di un italiano intorno ai 30 anni - evidenzia Meneghetti - per lo meno mi è parso da come ha parlato, senza accenti particolari».
Il titolare della farmacia se l'è vista brutta: «Quando se n'è andato ho realizzato quel che era successo e per cinque minuti, col cuore in gola, sono rimasto come paralizzato. Poi mi sono ripreso, ho inforcato la bicicletta e sono andato a fare denuncia in questura».
Non è la prima volta che Meneghetti è protagonista di una vicenda del genere: «Molti anni fa sono stato vittima di un'altra rapina, sempre in farmacia. C'è poco da fare in questi casi. La paura è sempre tanta. Dopo qualche minuto, appena mi sono ripreso, ho provato a controllare fuori per vedere se era ancora in giro, ma ovviamente il malvivente si era già dileguato».
Erano da poco passate le 9.30 e il farmacista, assieme al collega, stava sistemando prodotti e medicine nei vari espositori, quando è entrato un uomo dalle porte di vetro scorrevoli dell'ingresso. «Ho capito subito che qualcosa non andava. Era completamente travisato, con una specie di mantello, un fazzoletto sulla bocca, gli occhiali scuri e un cappellino. Mi ha mostrato che aveva in mano il taglierino e il sacchetto e mi ha detto riempi!. Ho eseguito perché non c'è tanto da fare gli eroi in queste situazioni». Il farmacista ha quindi riempito la sportina della spesa con tutto quel che c'era in cassa: 500 euro, comprese le monetine. A quel punto, soddisfatto, il rapinatore se n'è andato altrettanto velocemente com'era arrivato.
«Si trattava di un italiano intorno ai 30 anni - evidenzia Meneghetti - per lo meno mi è parso da come ha parlato, senza accenti particolari».
Il titolare della farmacia se l'è vista brutta: «Quando se n'è andato ho realizzato quel che era successo e per cinque minuti, col cuore in gola, sono rimasto come paralizzato. Poi mi sono ripreso, ho inforcato la bicicletta e sono andato a fare denuncia in questura».
Non è la prima volta che Meneghetti è protagonista di una vicenda del genere: «Molti anni fa sono stato vittima di un'altra rapina, sempre in farmacia. C'è poco da fare in questi casi. La paura è sempre tanta. Dopo qualche minuto, appena mi sono ripreso, ho provato a controllare fuori per vedere se era ancora in giro, ma ovviamente il malvivente si era già dileguato».
