Stupro dopo la festa: arrestato ex calciatore

Venerdì 27 Aprile 2018
IL CASO
PADOVA Ha conosciuto una ragazza a una festa, poi l'ha convinta d entrare nella casa dove era ospite e l'ha violentata. La Squadra mobile ha rintracciato ieri, dopo due mesi dal presunto stupro, Quham Babatunde, 27 anni, ex promessa del calcio, che aveva militato anche nel Monselice e nella nazionale nigeriana under 20 nel 2009. Lo straniero è stato trovato nell'appartamento di alcuni amici a Mezzavia, lo stesso dove in gennaio avrebbe abusato della 22enne, che il giorno dopo si era presentata in questura per sporgere denuncia. Sul capo dello straniero pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice che ha ritenuto attendibile la versione della vittima, ricca di particolari che incastrerebbero il nigeriano.
IL FATTO
La ragazza si è presentata in lacrime in questura per sporgere denuncia il giorno dopo la violenza. Si tratta di una studentessa 22enne, italiana di origine nigeriana. La giovane, il 21 gennaio scorso, era andata con alcuni amici a una festa in un locale di via Bernina e qui ha conosciuto Quham Babatunde. Una chiacchiera tira l'altra e tra i due ragazzi era scattata una certa confidenza tanto che, una volta conclusa la serata di festa, l'ex calciatore le aveva proposto di approfittare di un passaggio sul taxi che avrebbe preso lui per tornare al suo alloggio, assicurandole che avrebbero prima fatto tappa a casa sua. La giovane, vista l'ora, la stanchezza e l'opportunità di rientrare in taxi in tutta sicurezza aveva accettato l'offerta. Il taxi, però, portò entrambi direttamente all'indirizzo dove era ospite il 27enne, in via Mezzavia a Mezzavia. Arrivati sotto la casa, Quham Babatunde aveva proposto alla giovane di salire per un'ultima chiacchierata, poi avrebbero chiamato un altro taxi che l'avrebbe riportata a casa. La studentessa aveva acconsentito senza pensarci troppo e lo seguì. Solo una volta all'interno dell'alloggio del nigeriano la ragazza scoprì che era impossibile richiamare il taxi, visto che entrambi non avevano credito nel cellulare per fare la telefonata. Un problema che l'ex calciatore aveva presto risolto: «Resta a dormire qui» le aveva suggerito. E per la terza volta la studentessa gli ha detto sì, fidandosi della gentilezza del ragazzo. Gentilezza solo apparente, visto che appena la 22enne si è stesa a letto per dormire, lui le è saltato addosso, abusando sessualmente di lei.
LA DENUNCIA
La ragazza ha atteso il mattino perchè a quell'ora, senza soldi e senza un centesimo di credito nel cellulare, in un luogo a lei completamente sconosciuto, non sapeva come fare per tornare a casa. Quindi si è presentata in questura per denunciare cos'era successo, con dovizia di particolari, dalla descrizione dei tatuaggi del ragazzo ad alti dettagli che hanno convinto il giudice a emettere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'ex promessa del pallone.
L'ARRESTO
Per tre mesi la Squadra mobile ha cercato il nigeriano che aveva fatto perdere le proprie tracce, poi ieri è ricomparso all'indirizzo di Mezzavia, dove si sarebbe consumata la violenza sessuale. Qui i poliziotti sono riusciti a stringergli le manette ai polsi, portandolo in carcere.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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