«Stop all'abbandono dei luoghi nevralgici»

Venerdì 18 Agosto 2017
«Stop all'abbandono dei luoghi nevralgici»
(M.Luc.)Beveva le sue lattine di birra in stazione, stravaccato a terra o sulle panchine. Non era un violento, ma a volte rispondeva male ai passanti. E la scena di degrado non era proprio un bel biglietto da visita per Padova, proprio lì dove arrivano centinaia di turisti e visitatori ogni giorno. Da ieri, per almeno 48 ore, a meno che il questore non decida di prolungare la punizione fino addirittura a 5 anni, il 53enne padovano protagonista della vicenda non potrà più mettere piede all'interno della stazione, a meno che non debba prendere un treno, e previa autorizzazione della Polizia ferroviaria.
Ieri la Polfer, infatti, gli ha notificato il primo Daspo urbano che impedisce a un residente in città di frequentare determinati luoghi a causa del suo comportamento scorretto. Da mesi il 53enne ignorava il regolamento urbano che impone il divieto di bere sostanze alcooliche in area pubblica, come lo è la stazione dei treni. Per questo motivo i poliziotti gli avevano più volte elevato multe e contravvenzioni. Ieri, la decisione di sfilare il guanto di velluto e di agire con il pugno di ferro: i poliziotti hanno proceduto al formale allontanamento dell'ubriacone dall'area per 48 ore, due giorni, che però potrebbero trasformarsi in un periodo ben più lungo. Gli atti della Polfer, infatti, sono stati trasmessi al questore di Padova, Gianfranco Bernabei, che ora valuterà se emanare la più grave misura del divieto di ritorno nell'area, da 6 mesi a 5 anni. Come ha spiegato il responsabile, Luca Perrone, «la polizia ferroviaria con questo provvedimento ha inteso attuare proprio quello che è lo spirito della normativa in questione, il decreto legge numero 14 del 2017, ovvero colpire quei comportamenti di inciviltà, incidenti sulla vivibilità di luoghi nevralgici della vita cittadina e suscettibili di determinare un effetto abbandono, che è una delle concause della formazione di diffuse forme di illegalità».
La novità del provvedimento sta nel fatto che ora anche i soggetti residenti nella stessa provincia potranno vedersi limitare il loro accesso in determinate aree urbane, così come accaduto al 53enne di Padova: da ieri il suo accesso in stazione gli sarà ora consentito solo se munito del biglietto ferroviario, e con il consenso della Polfer, che dovrà essere avvisata di questa eventualità.

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