Spia l'amata con il drone, chiesta la sbarra

Martedì 17 Aprile 2018
Spia l'amata con il drone, chiesta la sbarra
L'INCUBO
PADOVA Un incontro fortuito per una donna di 54 anni padovana si è trasformato in un incubo. Quell'uomo, un 53enne di Saonara, si è invaghito di lei e mai ricambiato l'ha perseguitata per oltre un anno. L'ha pedinata, si è appostato per ore sotto l'ufficio della 54enne e l'ha spiata dal cielo utilizzando un drone. Il cinquantatreenne F.Z. è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di atti persecutori ed è stato raggiunto dalla misura restrittiva del divieto di avvicinarsi alla donna. Il sostituto procuratore Daniela Randolo, titolare delle indagini, ne ha chiesto il rinvio a giudizio. A breve l'uomo si troverà davanti al giudice per l'udienza preliminare.
IL FATTO
I due si sono conosciuti per caso nel 2016 grazie a una passione comune, un hobby che coltivano da anni. Lui di quella donna si è subito innamorato e ha iniziato a corteggiarla, ma lei ha respinto le avances. Il 53enne di Saonara non si è mai arreso e in più occasioni l'ha pedinata e si è appostato per ore sotto l'ufficio di lei per nulla spaventato dalle numerose telecamere della videosorveglianza. Quella costante presenza nella sua vita le ha creato uno stato di ansia, di paura e di inquietudine. La cinquantaquattrenne, dopo essersi confidata con un'amica, si è recata dai carabinieri per presentare denuncia. Nei mesi successivi l'uomo, saputo della querela ai suoi danni, non ha più perseguitato la donna. La 54enne allora ha deciso di ritirare la denuncia, nel momento in cui il suo spasimante davanti agli uomini dell'Arma ha messo nero su bianco di non importunarla mai più. E il 53enne per almeno tre mesi non l'ha più avvicinata o pedinata. A giugno dell'anno scorso però l'uomo è tornato alla carica. La donna, dopo avere trascorso una serata a una sagra di paese in compagnia di un'amica, è tornata al posteggio per riprendere l'auto. Disteso, davanti alla sua macchina, ha trovato il cinquantatreenne. Impaurita e sotto choc, si è messa al volante ed è scappata. Nei giorni successivi quell'uomo, quel corteggiatore molesto, si è fatto trovare nei ristoranti e nelle pizzerie frequentate dalla donna e dai suoi amici. L'incubo era tornato e la donna ha di nuovo denunciato l'uomo.
IL DRONE
Un giorno la 54enne, ormai sicura dopo la seconda querela di non essere più perseguitata, si è sentita spiata dal cielo. Un drone la stava pedinando e per documentare quanto le stava accadendo, ha fotografato l'apparecchio in volo. Tornata a casa ha contattato il suo avvocato Federico Bessega, per effettuare un'integrazione alla denuncia. La donna nel fascicolo contro quell'amante indesiderato, ha inserito le foto del drone. In un primo momento nemmeno gli inquirenti hanno subito creduto al racconto e alle prove raccolte dalla 54enne. Poi a settembre dell'anno scorso la donna in auto è stata di nuovo seguita dal 53enne anche lui in macchina. Disperata ha chiamato il 113 e pochi minuti dopo la polizia ha fermato l'uomo. Gli agenti all'interno del portabagagli hanno trovato e sequestrato il drone con le sue schede per la memoria, due telecamere, un manganello e un coltello.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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