Spese militari da abbattere, il sì dei candidati

Venerdì 23 Febbraio 2018
IL CONFRONTO
PADOVA Spese militari e disarmo, questione nucleare, immigrazione. Queste alcune delle domande poste dalle associazioni che fanno a capo a La rete per la pace ai candidati alle prossime politiche. A rispondere Alessandro Bisato e Fabio Verlato candidati Pd, Enrica Guzzonato candidata di Potere al Popolo e Sebastian Kohlscheen in rappresentanza di Liberi e Uguali. «I migranti partono in parte anche per lo sfruttamento nostro delle loro terre di problemi ambientali che abbiamo contribuito a creare - dice Guzzonato - dobbiamo partecipare alla soluzione dei problemi: no armi agli eserciti e no allo sfruttamento».
«L'impegno del governo Pd è arrivare a destinare lo 0,7% in aiuti cifra dalla quale siamo lontani- afferma Verlato - si deve poi migliorare la legge Minniti i migranti non devono partire con gli scafisti ma essere trasportati da noi e trovare accoglienza diffusa, lavoro, integrazione, accoglienza diffusa ed essere inseriti nello Sprar ma serve accoglienza diffusa in tutta Europa». «L'impegno di LeU è per la pace, l'accoglienza ma non certo negli hub dove i ragazzi vengono abbandonati - dice Kohlscheen - va cancellato l'accordo con la Libera e rivisto il trattato di Dublino».
«Da amministratore conosco l'accoglienza dei migranti - afferma Bisato - dobbiamo avere la capacità di porre a chi accogliamo diritti e doveri, se l'accoglienza non è corretta ci sarà contrasto con i cittadini soprattutto nelle periferie». Per quanto riguarda le armi nucleari i candidati concordano nella messa al bando ma non solo propongono di affrontare il problema armi in toto anche dal punto di vista della produzione e della vendita. Verlato ha parlato di corpi di pace, Bisato ha proposto l'istituzione del Ministero della Pace, Guzzonato ha aderito ma sottolineando che già il ministero della Difesa ha gli strumenti per operare in tal senso, per Kohlscheen serve anche cultura della pace perché la sicurezza non significa armi ma diritti e vita dignitosa.
Presentata ai candidati Sbilanciamoci, contromanovra di bilancio sul come usare la spesa pubblica per diritti, pace, ambiente. «Sono in disaccordo con il governo Pd che ha aumentato le spese militari - chiude Verlato - serve disarmo e azione di sensibilizzazione sul tema a partire dai ragazzi». «Tutto si può fare se c'è volontà politica si deve ridurre la spesa del 20%» sottolinea Guzzonato. «Con il denaro investito in armamenti si possono fare molte altre cose - dice Kohlscheen - si tratta di tutti principi e ragionamenti che però devono essere portati all'attenzione dell'Europa per essere incisivi».
Luisa Morbiato
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