Sergio Giordani: «Sale pubbliche vietate ai fascisti»

Mercoledì 14 Marzo 2018
Sergio Giordani: «Sale pubbliche vietate ai fascisti»
LA PRESA DI POSIZIONE
PADOVA Passa la proposta avanzata in consiglio comunale dalla consigliera di Coalizione civica Daniela Ruffini: niente sale pubbliche a chi non prende esplicitamente le distanze da fascismo e razzismo. Ad avanzare la richiesta in aula era stata, a febbraio, l'ex assessore alla Casa della giunta Zanonato.
In quell'occasione Giordani si era preso l'impegno di inserire all'interno del disciplinare per l'utilizzo delle sale comunali una clausola che, sulla scorta di quello che già accade in altre città, una su tutte Brescia, inibisce l'utilizzo degli spazi gestiti da palazzo Moroni a chi non si riconosce nei valori costituzionali e si ispira a principi che si rifanno al fascismo o a correnti di pensiero che implicano il razzismo.
Ieri il sindaco è passato dalle parole ai fatti, facendo approvare in giunta una delibera in cui si spiega che l'amministrazione ritiene «opportuno che chi chiede di occupare gli spazi pubblici di proprietà o in gestione del Comune debba conoscere e rispettare le leggi e che, pertanto, non possa esserne concesso l'utilizzo a chi professa apertamente valori contrari a quelli di rispetto dell'altro e delle diversità su cui deve fondarsi la nostra società, così come definito dalla Costituzione Italiana».
Per rendere operativa questa novità è stato necessario modificare gli articoli 1 e 4 del disciplinare per l'uso degli spazi comunali. «Non potranno in alcun caso essere rilasciate concessione di spazi e aree pubbliche per lo svolgimento di conferenze, incontri e manifestazioni alle organizzazioni e associazioni che direttamente si richiamano all'ideologia, ai linguaggi e rituali fascisti, alla sua simbologia, e alla discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale, o per ragioni di lingua, di opinioni politiche, o per condizioni personali o sociali» si legge nel testo emendato.
Ma come faranno i funzionari comunali a individuare chi è fascista e chi no? A determinarlo è il nuovo disciplinare. «Le domande per la concessione di spazi ed aree pubbliche si legge nel nuovo dispositivo - dovranno contenere specifica dichiarazione con la quale il richiedente attesta di essere a conoscenza e di impegnarsi a rispettare e a far rispettare la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana secondo la quale è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista».
«Quando mi sono insediato ha spiegato ieri Giordani Ho giurato sulla Costituzione. Quelli sono i valori che fanno da guida alla nostra amministrazione. Si tratta di un provvedimento di buon senso. Non è accettabile che degli spazi pubblici vengano utilizzati per lanciare messaggio di odio e di discriminazione razziale, sessuale e religiosa».
Sulla questione ieri è intervenuto anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni. «Sono soddisfatto che i valori costituzionali siano stati così ribaditi ha spiegato l'esponente arancione - Si tratta di un piccolo segno, ma importante per sottolineare i principi su cui si basa la convivenza democratica sancita dalla carta costituzionale». Al Rod.
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