Selvatico, Soranzo: «Partono i lavori»

Martedì 13 Febbraio 2018
ISTITUTO D'ARTE
PADOVA Cantieri aperti al Selvatico entro la fine del 2018. «Gli studenti del liceo artistico devono poter tornare al più presto nella sede storica dell'istituto in largo Meneghetti. La riqualificazione dell'ex Macello dello Jappelli comporta una spesa di 4 milioni e mezzo di euro, finanziati al 50% dalla Fondazione Cariparo. Per la quota restante abbiamo già stanziato 1 milione 125.000 euro ai quali si dovrebbe aggiungere eguale cifra da parte dell'amministrazione di Padova, proprietaria dell'immobile. Una richiesta già presentata al sindaco Giordani per la quale ancora non abbiamo ottenuto una risposta. La decisione quindi è quella di coprire come Provincia l'intera cifra mancante - annuncia il presidente della Provincia Enoch Soranzo - questo in attesa che l'amministrazione cittadina metta a disposizione il denaro necessario. Siamo consapevoli che tale investimento preclude interventi su altri istituti del territorio, ma studenti e docenti nonché la città non possono perdere una scuola che fa parte della storia di Padova, un istituto d'arte di eccellenza conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi allievi diventati artisti nei diversi campi ai quali la scuola prepara. Auspico comunque che possa giungere anche il dichiarato impegno del Comune».
Lo scorso 23 gennaio Soranzo, insieme al vicepresidente della Provincia Fabio Bui e al consigliere delegato Luciano Salvò, aveva incontrato il sindaco Giordani alla presenza della dirigente Annelise Squizzato, per fare il punto della situazione. «Il Selvatico è una scuola importante, è un dovere contribuire. Ora si tratta di capire le potenzialità e come procedere per arrivare a risolvere questo problema» aveva dichiarato il sindaco, aggiungendo: «Ora dobbiamo lavorare insieme perché la cosa si risolva».
Una decisione sofferta quella della Provincia ma assunta nella convinzione che si devono dare risposte concrete e veloci alle esigenze di tante famiglie e di tanti ragazzi. I tecnici inoltre sono già al lavoro anche per modificare il progetto che il presidente aveva approvato nel dicembre scorso, per adeguarlo alla nuova situazione che non prevede più che si debba abbattere il prefabbricato eretto negli anni 60 sulla golena del Piovego, ritenuto da tutti abusivo ma spazio indispensabile per alcuni laboratori come ad esempio quello di scultura. «Voglio ringraziare la dirigente Annelise Squizzato che ha reperito la documentazione che comprova che il prefabbricato aveva ottenuto l'approvazione della Soprintendenza ai beni Monumentali e quella dell'amministrazione comunale nel 1967 che pone come unico requisito che la tinteggiatura dell'edificio eretto sulla golena sia conforme a quella dell'ex Macello - spiega Soranzo - in questo modo abbiamo spazio sufficiente per un restauro razionale di tutto l'istituto anche se ovviamente dobbiamo modificare il progetto».
Il prefabbricato fu terminato nel 1969 e fu costruito a spese dell'istituto con poco meno di 50 milioni di lire. Il restauro del Selvatico prevede due lotti di intervento. Il primo riguarda le opere di consolidamento strutturale delle pareti e delle coperture, nuovi lucernari, lattonerie ed opere esterne a ovest della rotonda per consentire l'evacuazione in sicurezza verso ponte Omizzolo. Sarà installata una nuova centrale termica a condensazione e nuove dorsali per il trasporto del fluido scaldante. Il secondo lotto prevede invece la realizzazione di nuovi servizi igienici, nuove pavimentazioni interne, la sostituzione di serramenti, installazione di controsoffitti, nuova illuminazione degli interni e degli esterni, il completamento degli impianti di sicurezza e di riscaldamento, oltre alla opere esterne a est della rotonda con percorsi a norma per i diversamente abili. Sarà rifatta inoltre la pavimentazione esterna del pronao.
Luisa Morbiato
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