«Se ora - prosegue Olivi - abbiamo assunto questa posizione è solo ed

Martedì 24 Gennaio 2017
«Se ora - prosegue Olivi - abbiamo assunto questa posizione è solo ed esclusivamente perché a nostro avviso si impone la necessità, anzi l'obbligo, di una ricognizione sui contratti precedenti al nostro subentro. Abbiamo ravvisato alcuni aspetti poco chiari e siamo al lavoro assieme ai legali di Fiera Immobiliare per arrivare a una verifica dei rapporti sottostanti nonché dei relativi valori economici». «Mi riferisco in particolare al fatto che, a seguito del conferimento dell'area destinata al Centro congressi, le modifiche introdotte ai due contratti di locazione degli immobili con Comune di Padova e Fiera immobiliare, funzionalmente e negozialmente collegati, non sono state riportate nel contratto di locazione commerciale siglato nel 2005 dice ancora Olivi - ma molti altri sono gli aspetti su cui è necessario far luce, a partire dalla questione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Insomma, prima di pagare chiediamo semplicemente di essere sicuri che tutte le carte siano a posto, come farebbe qualsiasi capofamiglia coscienzioso nel momento in cui si accinge a corrispondere l'affitto di una casa su cui vuole fondare un progetto importante di vita e di famiglia». «Spiace - conclude - che questa richiesta di rigore, da cui come presidente di Geo Spa e come legale non posso esimermi, sia stata interpretata come un segnale di arretramento, tanto più in un momento in cui stiamo lavorando alacremente a un progetto di rilancio che è stato accolto con favore dalle categorie economiche e farà del quartiere di via Tommaseo un centro di innovazione. Spiace anche che una comunicazione destinata a rimanere riservata sia stata divulgata dando lungo a interpretazioni fuorvianti».  

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