SCOMPARSA
PADOVA Sacchi di calce e ancora mille ipotesi. A Noventa, in via Polati,

Giovedì 19 Ottobre 2017
SCOMPARSA PADOVA Sacchi di calce e ancora mille ipotesi. A Noventa, in via Polati,
SCOMPARSA
PADOVA Sacchi di calce e ancora mille ipotesi. A Noventa, in via Polati, a 300 metri dal Brenta, si è scavato e riscavato alla ricerca di una traccia del corpo di Isabella Noventa. Quello che la polizia ha recuperato sono dei vecchi resti di sacco, forse per contenere la calce. Sono stati prelevati e inviati alla Polizia scientifica per capire di cosa si tratti effettivamente. Ma la calce rimanda a scenari inquietanti. È una sostanza estremamente corrosiva e potrebbe avere deteriorato, se non distrutto, il cadavere dell'impiegata di Albignasego. La calce poi disorienta i cani, inviati più di una volta a controllare tutta la zona. Se ne è parlato anche ieri durante la trasmissione televisiva Chi l'ha visto?, nel corso della quale è stato intervistato il capo della squadra Mobile Mauro Carisdeo.
Nei giorni scorsi la polizia aveva cercato nel casolare di via Polati, nei campi vicini e nel boschetto. Una vera task force, con cani molecolari arrivati da Palermo e il georadar per rilevare spaccature nel terreno anche in profondità. A voler cercare la donna proprio in quel casolare, di proprietà della famiglia Doni, ma da anni in concessione ai nonni di Freddy Sorgato, era stato il fratello di Isabella, Paolo, anche in considerazione di alcune intercettazioni tra Freddy e la madre, durante le viste in carcere. Isabella, 55 anni, era stata assassinata il 15 gennaio 2016. In carcere sono finiti Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia Manuela Cacco, ma del corpo della povera donna mai nessuna traccia.
Sulla zona delle ultime ricerche esistono anche filmati della videosorveglianza in cui si vede passare l'auto di Debora, una Golf, con due persone a bordo. Poi, dopo quattro minuti esatti, tornare indietro. Cosa è accaduto? Era stato portato lì il cadavere di Isabella, magari nascosto in una buca già predisposta dagli assassini? Anche i tre pastori tedeschi non sono riusciti a trovare una pista utile, sebbene in una occasione si siano concentrati proprio in un solo punto, dove è stato scavato senza però trovare nulla.
Durante le ricerche in via Polati, Paolo Noventa ha svelato un retroscena sul casolare: «Un anno fa - ha detto - mi ero adoperato per prendere in affitto questa fatiscente struttura attualmente di proprietà di un privato di Vigonza. L'ultima locataria, la mamma di Freddy e Debora Sorgato, aveva infatti chiuso il contratto e l'area era sfitta. Sembrava tutto in regola, ma quando la signora Dolores ha consegnato le chiavi del ricovero attrezzi, la proprietà mi ha detto che per andare avanti con le pratiche avrei dovuto parlare con i loro legali». Il tutto è naufragato e il contratto non è andato a buon fine: «Mi è oscuro cosa abbia bloccato la trattativa e di questo non sono molto dispiaciuto, ma andiamo avanti per la nostra strada come abbiamo sempre fatto». Ancora: «Ho studiato fino allo sfinimento il tragitto che Freddy Sorgato ha fatto la sera del 15 gennaio per disfarsi del corpo di mia sorella. I tempi indicano che non può essersi allontanato più di tanto e, se escludiamo il fiume Brenta, sono certo che abbia pensato anche a questo nascondiglio per seppellire o comunque far sparire i resti di mia sorella. Il corpo di Isabella non può essere scomparso nel nulla. La mia vita e quella dei miei cari dalla notte della scomparsa non è più la stessa».
D.V.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci