Scatta la caccia ai 100 falsi dentisti padovani

Domenica 22 Ottobre 2017
LA NUOVA APP
PADOVA Chi ti mette le mani in bocca lo fa a ragion veduta? Controllalo da pc e telefonino, perchè ormai la verità corre on-line. Un'app e un sito web per stanare i falsi dentisti - un centinaio quelli che eserciterebbero tra Padova e hinterland secondo le stime dell'Andi (Associazione nazionale dentisti) provinciale - ma anche per investire in prevenzione, formazione, aggiornamento, letteratura scientifica.
Promosso dalla Cao, Commissione albo odontoiatri nazionale, il portale www.caoce.it è il ricchissimo archivio di tutti i dentisti italiani, un cervellone accessibile a chiunque voglia verificare se il suo odontoiatra di fiducia è regolarmente iscritto all'Ordine, ma anche sia desideroso di informarsi su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze, normative europee, nazionali e regionali, appuntamenti relativi alla professione. L'app, collegata ai principali social network, da tablet e smartphone, si può scaricare gratuitamente: contiene indicazioni su come segnalare i furfanti non abilitati all'esercizio attraverso una ricerca anagrafica o per provincia, con dati ufficiali in tempo reale. Riportati inoltre gli enti da contattare per le opportune denunce: dall'Asl ai Nas, dalla Guardia di Finanza agli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, fino alle associazioni dei consumatori.
Un centinaio dunque si teme siano i falsari del sorriso nel Padovano: odontotecnici che si spacciano per odontoiatri, igienisti che si elevano ingiustificatamente di ruolo, assistenti alla poltrona o addirittura segretarie che mettono le mani in bocca, svolgendo mansioni ben diverse da quelle che competono loro sulla carta. Oppure medici che svolgono la professione di dentisti pur non essendo iscritti all'Albo. E ancora: giri di prestanome, traffico di lauree false, titoli di studio conseguiti all'estero in assenza di garanzie sulla qualità formativa, percorsi oscuri e intermediari compiacenti, strutture di dubbia certificazione, messaggi distorti, poco trasparenti o ingannevoli: una torbida odontoiatria parallela a quella ufficiale, sottoposta invece a rigide regole di certificazione organizzativa, di professionalità e di igiene a tutela del paziente steso sul riunito.
In Italia opererebbero dai 10mila ai 15mila falsi dentisti, vigliaccate che pongono a rischio la salute degli assistiti favorendo così la possibile diffusione di agenti patogeni anche gravi, e creando alle casse dello Stato un ammanco di almeno 75 milioni di euro, solo di mancati incassi Irpef, senza considerare l'evasione dell'indotto. Nel Veneto si parla di almeno 6 milioni di euro che si volatilizzano ogni anno. Una piaga che danneggia i pazienti e la professione. E al danno si aggiunge la beffa: l'esercizio abusivo della professione è punito oggi con una pena troppo lieve, una multa da 100 a 500 euro. Una situazione frustrante per le istituzioni e per tutti coloro che agiscono onestamente. Da anni l'Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Padova collabora attivamente con i Nas: un migliaio circa le ispezioni, per scongiurare l'abusivismo sanitario (ovvero professione medica esercitata fraudolentemente), effettuate ogni anno dai Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Padova (che hanno competenza anche su Rovigo, Vicenza e Verona). Restringendo il campo all'abusivismo esclusivamente dentistico le ispezioni annuali sono alcune decine. Con un grande cruccio. Le indagini sono difficili perchè gli ambulatori degli abusivi sono spesso blindati, difesi da sistemi di telecamere e cancelli e ricevono solo per appuntamento. Come fare a smascherare i furbi? Le istituzioni chiedono ai pazienti di dare una mano, tenendo gli occhi bene aperti e segnalando situazioni dubbie o ambigue.
Federica Cappellato
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