Scappano di casa per diventare predoni

Mercoledì 21 Novembre 2018
Scappano di casa per diventare predoni
CRIMINALITÀ
PADOVA A 16 e a 22 anni scappano di casa, si uniscono a un altro giovanissimo e diventano ladri per sbarcare il lunario, eleggendo una casa in costruzione quale covo per nascondere la refurtiva e passare la notte. L'obiettivo preferito della baby-banda erano le auto in sosta. Forzavano le portiere o spaccavano finestrini e deflettori per rubare tutto quello che c'era dentro l'abitacolo. E pure la macchina stessa se erano così fortunati da trovare le chiavi nascoste in qualche tasca o cassetto. Ma non disdegnavano nemmeno le biciclette o le carte di credito. I carabinieri però sono riusciti a scoprirli e a denunciarli: per ricettazione e possesso di arnesi da scasso, invasione di terreni e - solo per il 16enne - anche per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere, visto che nascondeva sotto la giacca un coltello.
CACCIA AI LADRI
I militari della stazione di Selvazzano stavano indagando da qualche tempo ormai su M.B, un ragazzino 22enne di origine straniera ma adottato da una famiglia italiana. Secondo gli investigatori c'era lui dietro ad alcuni furti compiuti a Selvazzano. Hanno raccolto vari indizi, tanto che il magistrato ha dato il via libera a una perquisizione. Il giovane, però, aveva abbandonato da un po' la casa dei genitori. Così i carabinieri si sono messi sulle sue tracce e l'hanno trovato all'interno di una casa in costruzione in via Tre ponti, di proprietà di un'ignara 66enne padovana, assieme a B.S.T., coetaneo irregolare della Guinea con precedenti per spaccio, e a V.P.D., 16enne romeno, fuggito di casa, con precedenti per reati contro il patrimonio. Nel covo i militari hanno trovato carte di credito, documenti, chiavi di automobili, navigatori satellitari, lettori dvd, occhiali da sole di marca, un orologio Zanith e cinque biciclette che da sole valgono 2mila euro. Alla banda sono stati addebitati almeno sei colpi, messi a segno negli ultimi due mesi tra il capoluogo e Selvazzano.
I COLPI
Diversi oggetti sono stati collegati a episodi di furto denunciati dalle vittime che hanno riconosciuto la refurtiva. Il 24 ottobre un 24enne romeno ha denunciato il furto della patente, recuperata dai militari insieme a un navigatore preso dall'auto di una 53enne di Selvazzano il 28 ottobre e al giubbotto di un compaesano 78enne il giorno dopo. Nel covo c'erano alcune carte di credito rubate il 6 novembre sempre a Selvazzano a una 43enne e altre una settimana più tardi a Padova z un uomo di 46 anni.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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