Rimpatriata la salma dell'ingegnere Endrizzi

Sabato 18 Novembre 2017
IL LUTTO
PADOVA Rimpatriata la salma di Luigi Arturo Endrizzi, il noto ingegnere padovano morto improvvisamente lo scorso 5 novembre durante una battuta di caccia in Crimea. Lungaggini burocratiche, l'attesa per il referto dell'autopsia e le richieste di nuovi documenti ne hanno ritardato il ritorno in Italia. A quasi due settimane dal malore fatale che non gli ha lasciato scampo, la salma di Endrizzi arriverà oggi all'aeroporto di Malpensa, e martedì saranno celebrati i funerali nella basilica abbaziale padovana di Santa Giustina. Un'attesa lunga, che di giorno in giorno ha rinnovato la ferita e il dolore della famiglia, in particolare della moglie Rossella, e delle due figlie Francesca e Giovanna, oltre a quello dei tantissimi amici e conoscenti del professionista. «Sono state settimane di lenta e sempre crescente agonia - dice Rossella - un'attesa prolungata insopportabile. Sono devastata, tutta la nostra famiglia lo è. Abbiamo dovuto spedire nuovi documenti per poter rimpatriare la salma, e attendere l'esito dell'autopsia che è stata fatta il 7 novembre, due giorni dopo la morte di mio marito». Luigi Arturo Endrizzi, 74 anni, ingegnere e professionista nato a Thiene ma vigontino d'azione, è mancato improvvisamente la notte tra sabato 4 e domenica 5 novembre mentre si trovava a Stayj Krym, in Crimea, dov'erano arrivato lo scorso 30 ottobre da Bologna per una battuta di caccia, insieme a Luca l'addestratore dei suoi cani.
L.Lev.
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