Rapine e minacce, rinviato a giudizio

Martedì 12 Febbraio 2019
LA RICHIESTA
PADOVA Un pedigree di tutto rispetto, fatto di rapine e minacce con coltello e pistola. È quello messo insieme, nel giro di pochi mesi, da Emiljan Shelna, 33 anni, albanese, per cui ora il sostituto procuratore Silvia Golin ha chiesto il rinvio a giudizio. Shelna, difeso dall'avvocato Matteo Conz, dovrà comparire di fronte al giudice dell'udienza preliminare il primo marzo. Quel giorno dovrà fare i conti, oltre che con la giustizia, anche con le tredici parti offese vittime delle sua scorribande. A lui la procura di Padova contesta infatti una serie di colpi (in farmacia, sala giochi e casa) e loschi affari tra l'agosto e l'ottobre 2015. Rapina, furto aggravato, tentato furto in abitazione e ricettazioni è l'elenco delle accuse contestate al trentatreenne albanese.
Il primo reato a sua firma porta la data dell'8 agosto 2015 quando a Monselice, nella sala da gioco Admiral, indossando un casco da moto per nascondersi il viso, aveva minacciato con un coltello una dipendente e la responsabile di sala del locale, facendosi consegnare l'incasso di 6.595 euro. Lo stesso giorno, a Montegrotto, aveva rubato dall'officina Ronda Corse uno scooter che era stato lasciato lì in riparazione. Altra doppietta di colpi, nel giro delle stesse ventiquattr'ore (quelle del 23 settembre 2015) a Padova. Vittime questa volta due farmacie: la farmacia Sacra Famiglia a cui, indossando il solito casco e impugnando una pistola, aveva rubato 1.500 euro; poco dopo alla farmacia Guizza Centrale aveva usato le stesse modalità per farsi dare 1.100 euro dalla dipendente. Nell'occasione era stata minacciata anche una cliente. Il 9 ottobre, a Montegrotto, due furti in abitazione: prima il tentativo di rubare uno scooter dal garage di un'abitazione e poi quello di sottrarre al proprietario una Golf che l'uomo teneva parcheggiata in giardino. Contestata anche la ricettazione di un Fiat Van e della ruota posteriore e di motore di uno scooter. Dovrà rispondere di ricettazione anche Andrea Pegoraro, 31 anni, padovano, accusato di aver acquistato uno scooter frutto di un furto precedente.
Shelna era stato arrestato il 9 ottobre, quando ad Abano aveva tenuto in ostaggio una famiglia intera, di notte, minacciando un bambino con un coltello alla gola. Arrestato (e condannato per questo fatto) la procura aveva ricostruito la sua intera carriera criminale che lo porta di nuovo di fronte a un giudice.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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