Raid contro il bar dei tifosi

Lunedì 20 Novembre 2017
Raid contro il bar dei tifosi
CAMPODARSEGO
Calcio e ultrà, una domenica di tensione. Un gruppo di ultrà del Mantova ha assaltato ieri pomeriggio il bar club dei biancoscudati a Campodarsego. Leggermente ferito il titolare, colpito tra spalla e collo da una bottigliata. E gli ultrà del Padova erano già pronti a partire in spedizione punitiva per vendicare l'aggressione, ma sono stati intercettati dai carabinieri, con mazze e tubi nelle loro auto. Finisce così con quattro denunce, per altrettanti padovani già colpiti da Daspo, la giornata di battaglia tra tifosi.
L'ASSALTO
Le vecchie ruggini tra i supporter delle due casacche, nemiche quando militavano nello stesso campionato, hanno trasformato una tranquilla domenica pomeriggio in un delirio di violenza. Attimi di terrore ieri alle 14.30 al bar Mondial di via Caltana, nella frazione di Sant'Andrea di Campodarsego. Una ventina di teppisti, probabilmente ultrà del Mantova, con il volto travisato da passamontagna e armati di mazze, hanno infranto le vetrine del locale e hanno cercato di entrare all'interno, dove si trovavano i gestori e alcuni clienti. Il Mondial, un tempo iscritto all'Aicb come club biancoscudato, è tuttora un ritrovo dei tifosi del Padova. Il gruppo è arrivato davanti al bar a bordo di due furgoni e di un'auto, prima che iniziasse la partita tra Mantova e Campodarsego. Non appena hanno notato dalle vetrine del bar alcune sciarpe del Calcio Padova appese all'interno e altri vessilli della squadra, hanno bloccato i mezzi e sono scesi. Un'azione durata pochi secondi, ma che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Il gruppo ha tentato di sfondare la porta del bar. Il gestore del locale è stato colpito da una bottigliata che l'ha raggiunto all'altezza del collo. È rimasto leggermente ferito. Poi, con l'aiuto dei clienti, è riuscito a chiudere l'entrata. La rabbia si è così scatenata sui tavolini esterni al locale che sono stati presi a bastonate e su una vetrina del locale che è stata seriamente danneggiata. Mentre il raid era ancora in corso, qualcuno ha chiamato il 112. In poco tempo davanti al Mondial sono arrivati i carabinieri della stazione guidati dal maresciallo Francesco Adelio Rosato. Ma i teppisti nel frattempo avevano fatto perdere le proprie tracce. Da quanto è stato ricostruito, i vandali che hanno tentato di devastare il bar dovrebbero essere ultras del Mantova Calcio, su alcuni dei quali pende il provvedimento del Daspo per precedenti reati commessi qualche anno fa durante una partita all'Euganeo contro il Padova. Ieri era in programma la sfida del campionato nazionale dilettanti tra il Campodarsego e il Mantova. Per la cronaca, l'ha spuntata la compagine di casa. I carabinieri erano al corrente che una decina di tifosi colpiti dal Daspo sarebbero dovuti passare in caserma a firmare, ma non si è visto nessuno. Di qui l'ipotesi che siano stati proprio loro a tentare l'irruzione al Mondial. Gli inquirenti stanno ora raccogliendo i filmati della videosorveglianza nell'area del bar per raccogliere più elementi possibili riconducibili al commando. I militari si sono messi in contatto con i colleghi di Mantova. Sono convinti di poter risalire agli autori del raid in tempi brevi.
LA SPEDIZIONE
Pochi minuti dopo i carabinieri hanno ricevuto una soffiata: alcuni ultrà padovani sarebbero partiti alla volta di Campodarsego per vendicare l'affronto. I militari hanno intercettato alla Castagnara due auto, a bordo delle quali viaggiavano quattro tifosi del Padova, su cui pende il Daspo. I carabinieri hanno proceduto con la perquisizione e hanno trovato mazze, spranghe e tubi nel bagagliaio. Visto che ormai, come avvenuto anche a Verona, gli scontri tra tifosi non avvengono più nello stadio, ma fuori, è probabile che si trattasse di un commando pronto a regolare i conti con i lombardi: quattro denunce per porto d'oggetti atti a offendere.
Cesare Arcolini
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci