ARCELLA
PADOVA Colpo di scena l'altra sera nel corso della riunione della Consulta 2 Nord, Arcella, San Bellino, San Carlo, Pontevigodarzere, che vedeva ospite il vicesindaco Arturo Lorenzoni intervenuto sul tema della Circolare Arcella. Una residente di san Carlo ha consegnato a Lorenzoni copia di un esposto siglato da un folto gruppo di residenti e commercianti, che sta per essere presentato a questore e prefetto, nel quale si denuncia la situazione degrado e pericolo di San Carlo.
«Stasera uscendo per venire qui ho contato 11 spacciatori davanti al portone - ha esordito la donna - riconosciamo che l'amministrazione sta cercando di migliorare il quartiere e vi ringrazio ma vedere gruppi di pusher a tutte le ore di fronte al Comando della Polizia Locale con gli agenti che ammoniscono i ragazzini che giocano con lo skate e fanno finta di non vedere gli spacciatori ad un metro da loro francamente è inaccettabile. La zona è ricca, ci sono la parrocchia, due licei, l'aula studio e tanti nostri clienti. Apprezziamo i progetti futuri come ad esempio l'acquisto della Palazzina ex Coni per restituirla al quartiere, ma c'è bisogno di interventi immediati per la sicurezza. Perché non si riesce a intervenire almeno di fronte al Comando?».
Lorenzoni ha replicato che la situazione è ben conosciuta: «Lo spaccio è l'unico fatto criminoso in grande crescita e non solo all'Arcella. È un grosso problema, le forze dell'ordine fanno operazioni efficaci ma dopo qualche giorno la situazione si ripresenta. Il tema va affrontato alla radice perché è frutto di un enorme disagio sociale che porta all'alto consumo in città». Sulla stessa linea la presidente della Consulta Etta Andreella: «La questione sicurezza non fa capo al sindaco ma al Ministro dell'Interno e per ricaduta sul Prefetto. Si tratta di un problema sociale e non di polizia, avere più militari non è la soluzione. Dobbiamo occuparci del perché le persone assumono sostanze. Certo non pensiamo di risolvere, ma come Consulta siamo impegnati e tutti devono farlo, amministrazione e cittadini, sul fronte del sociale per questo abbiamo inserito la sicurezza nella Commissione Sociale».
Ampia anche la discussione sul ripristino della Circolare Arcella. «Abbiamo chiesto a Bus Italia di verificare se è possibile attivare il servizio con i mezzi a disposizione - ha annunciato Lorenzoni - è stato fatto uno studio dei flussi per determinare il percorso ma è possibile apportare delle varianti. Il servizio costa 2,232 euro il chilometro, il percorso è di 5 chilometri con passaggi ogni 20 minuti, quindi 10,6 euro a tragitto che vede partenza e arrivo al Plebiscito. Ricordo che ad aprile sono state potenziate le linee degli autobus e il maggiore beneficio è per l'Arcella: 55.700 chilometri sul 15 e 1170 per il tram. Se BusItalia avrà i mezzi partirà subito una sperimentazione di 6 mesi. La società non acquisterà nuovi mezzi, anche a settembre sarà assegnato per 9 anni il servizio di trasporto. La società (tre quelle in lizza compresa BusItalia) che vincerà la gara avrà poi 300 giorni per riorganizzare il servizio quindi la sperimentazione di 6 mesi si può fare e sarà utile». All'incontro era presente anche il consigliere comunale Luigi Tarzia: «Non è stato un percorso semplice ma riteniamo molto importante il servizio per un quartiere di 40.000 abitanti. Le soluzioni sono molte e potranno essere discusse con Bus Italia ma grazie alla mia mozione il sindaco Giordani ha deciso, anche se altri erano contrari, di offrire il servizio ai cittadini».
Luisa Morbiato
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Colpo di scena l'altra sera nel corso della riunione della Consulta 2 Nord, Arcella, San Bellino, San Carlo, Pontevigodarzere, che vedeva ospite il vicesindaco Arturo Lorenzoni intervenuto sul tema della Circolare Arcella. Una residente di san Carlo ha consegnato a Lorenzoni copia di un esposto siglato da un folto gruppo di residenti e commercianti, che sta per essere presentato a questore e prefetto, nel quale si denuncia la situazione degrado e pericolo di San Carlo.
«Stasera uscendo per venire qui ho contato 11 spacciatori davanti al portone - ha esordito la donna - riconosciamo che l'amministrazione sta cercando di migliorare il quartiere e vi ringrazio ma vedere gruppi di pusher a tutte le ore di fronte al Comando della Polizia Locale con gli agenti che ammoniscono i ragazzini che giocano con lo skate e fanno finta di non vedere gli spacciatori ad un metro da loro francamente è inaccettabile. La zona è ricca, ci sono la parrocchia, due licei, l'aula studio e tanti nostri clienti. Apprezziamo i progetti futuri come ad esempio l'acquisto della Palazzina ex Coni per restituirla al quartiere, ma c'è bisogno di interventi immediati per la sicurezza. Perché non si riesce a intervenire almeno di fronte al Comando?».
Lorenzoni ha replicato che la situazione è ben conosciuta: «Lo spaccio è l'unico fatto criminoso in grande crescita e non solo all'Arcella. È un grosso problema, le forze dell'ordine fanno operazioni efficaci ma dopo qualche giorno la situazione si ripresenta. Il tema va affrontato alla radice perché è frutto di un enorme disagio sociale che porta all'alto consumo in città». Sulla stessa linea la presidente della Consulta Etta Andreella: «La questione sicurezza non fa capo al sindaco ma al Ministro dell'Interno e per ricaduta sul Prefetto. Si tratta di un problema sociale e non di polizia, avere più militari non è la soluzione. Dobbiamo occuparci del perché le persone assumono sostanze. Certo non pensiamo di risolvere, ma come Consulta siamo impegnati e tutti devono farlo, amministrazione e cittadini, sul fronte del sociale per questo abbiamo inserito la sicurezza nella Commissione Sociale».
Ampia anche la discussione sul ripristino della Circolare Arcella. «Abbiamo chiesto a Bus Italia di verificare se è possibile attivare il servizio con i mezzi a disposizione - ha annunciato Lorenzoni - è stato fatto uno studio dei flussi per determinare il percorso ma è possibile apportare delle varianti. Il servizio costa 2,232 euro il chilometro, il percorso è di 5 chilometri con passaggi ogni 20 minuti, quindi 10,6 euro a tragitto che vede partenza e arrivo al Plebiscito. Ricordo che ad aprile sono state potenziate le linee degli autobus e il maggiore beneficio è per l'Arcella: 55.700 chilometri sul 15 e 1170 per il tram. Se BusItalia avrà i mezzi partirà subito una sperimentazione di 6 mesi. La società non acquisterà nuovi mezzi, anche a settembre sarà assegnato per 9 anni il servizio di trasporto. La società (tre quelle in lizza compresa BusItalia) che vincerà la gara avrà poi 300 giorni per riorganizzare il servizio quindi la sperimentazione di 6 mesi si può fare e sarà utile». All'incontro era presente anche il consigliere comunale Luigi Tarzia: «Non è stato un percorso semplice ma riteniamo molto importante il servizio per un quartiere di 40.000 abitanti. Le soluzioni sono molte e potranno essere discusse con Bus Italia ma grazie alla mia mozione il sindaco Giordani ha deciso, anche se altri erano contrari, di offrire il servizio ai cittadini».
Luisa Morbiato