Una donna romena, gestore di una sala giochi in città dove sono attive le scommesse on line, ieri mattina è finita davanti al Gup Margherita Brunello per rispondere del reato di esercizio abusivo dell'attività di gioco. A seguito di un controllo nel suo locale, la cui proprietà è di una società con sede legale a Malta, i vigili urbani le hanno contestato la violazione dell'articolo 4 comma bis della legge 401 del 1989. Ovvero chiunque esercita abusivamente l'organizzazione del gioco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Per la polizia municipale la donna era sprovvista dei requisiti necessari per poter accettare scommesse, non avendo provveduto a chiedere il premesso ai monopoli di Stato e di conseguenza alla Questura. Ma il gup, come è già accaduto in altri tribunali d'Italia, ha prosciolto la donna romena perchè in materia di scommesse le nostre leggi si contrastano con le normative della comunità europea, che invece consentono un libero mercato anche sulle scommesse on line. Tuttavia la donna è stata condannata dal Gup a pagare un'ammenda per non avere esposto all'esterno della sala scommesse la lista dei giochi sui quali poter scommettere.
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