Promessa del pallone, era arrivato con i barconi

Venerdì 27 Aprile 2018
IL PERSONAGGIO
PADOVA «Era un ragazzo molto promettente, un astro nascente del pallone, poi si è perso. Avevamo cercato di aiutarlo, ma finito l'anno di lavoro da noi è scomparso e non abbiamo più avuto sue notizie». Così ricordano Quaham Babatunde alla Uisp di Reggio Emilia, dove il giovane era arrivato nel 2014. Era alloggiato in una casa famiglia dove sapevano che gli piaceva il calcio, così l'avevano avvicinato all'ente di promozione sportiva, dove poi fu selezionato per svolgere un anno di servizio civile. Nel reggiano Quham c'era già stato qualche anno prima, nel 2010, quando aveva militato tra le fila della Folgore Bagno, poi era passato al Montegiorgio Calcio nelle Marche e infine aveva concluso la sua carriera nel Miglionico Calcio, in provincia di Matera, dove aveva disputato 5 partite nella stagione 2012/2013. «Alcuni problemi alle caviglie avevano fatto finire il suo sogno - raccontano dalla Uisp - ma aveva avuto qualche difficoltà anche per via del suo carattere».
Dal Maglionico calcio raccontano che il giovane era arrivato in Italia con un barcone con altri migranti ancora da minorenne. Sbarcò assieme a un amico anche lui con la passione per il pallone: «L'amico fece carriera, lui no» ricordano dalla Uisp emiliana. Anche Quham all'inizio era una vera promessa del pallone: l'esperienza nella primavera della Reggiana e nella nazionale under 20 della Nigeria. Poi il declino.
M.Lucc.
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