Profughi, protesta senza Comitato

Sabato 1 Aprile 2017
Profughi, protesta senza Comitato
Ancora divisioni a Bagnoli sul tema dei profughi e soprattutto sulle motivazioni della manifestazione che si svolgerà questa sera alle 18.30, partendo dal Municipio per arrivare nel centro di San Siro. Tre gli scopi del corteo che vederà la partecipazione dei sindaci di Agna, Bagnoli e Cona: la solidarietà verso le donne oggetto di violenza da parte di alcuni richiedenti asilo, la domanda per la chiusura dell'hub, la richiesta di dignità per i residenti e i migranti. Il comitato Bagnoli dice No infatti si dissocia dall'iniziativa e spiega le sue ragioni. «Non saremo presenti - dicono -, dal momento che non condividiamo le ragioni di questa pacifica protesta. Abbiamo infatti fin da subito mostrato la nostra vicinanza e solidarietà e continueremo a farlo alle due donne, nostre compaesane, vittime dei due tentativi di stupro, evidenziando da tempo la pericolosità delle nostre zone dovuta alla mancanza di un'adeguata sorveglianza generale». Il comitato ricorda ancora che «da novembre 2015 lottiamo in tutti i modi consentiti dalla legge contro la creazione di questo hub trovandoci tuttavia il più delle volte a farlo da soli». Infine la motivazione forse più importante che ha portato il comitato a decidere di non partecipare: «Crediamo che sia assolutamente fuori luogo, dato il momento di forte apprensione, organizzare una manifestazione cittadina per la dignità dei profughi, ritenendo invece che ad oggi ad essere calpestata sia stata quella di noi italiani». Dai sindaci arriva invece un invito alla partecipazione in modo compatto: «Saremo in prima fila per fare sentire la voce del territorio», spiega Gianluca Piva di Agna, che ricorda «di essere in trincea a combattere fin dal primo giorno, e sono pronto a tutto per difendere la nostra gente». «Io appoggio la manifestazione, ci credo», gli fa eco Roberto Milan di Bagnoli. «Ci sarò. Voglio esserci per un segno di vicinanza alle donne molestate e aggredite, per far vedere che i cittadini non vogliono questa situazione. Per far valere i diritti della comunità dei cittadini». Milan precisa meglio le ragioni della manifestazione: «L'obiettivo è chiaro: tutela dei cittadini, specialmente donne e bambini, e del territorio e chiusura degli hub. Personalmente penso che chi vuole strumentalizzare o contestare anche in questa situazione, stia sbagliando. Volendo, si trova sempre un motivo, una parola o un pretesto per non essere d'accordo... Tutti vogliamo la stessa cosa e questo dovrebbe bastare. Uniti si vince».

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