Piazza Gasparotto, blitz della polizia: arresti e denunce

Domenica 19 Agosto 2018
Piazza Gasparotto, blitz della polizia: arresti e denunce
I CONTROLLI
PADOVA Pugno di ferro della questura contro l'immigrazione clandestina. Blitz della polizia in piazza Gasparotto, giardini Arena, via Valeri e tutta la zona degradata attorno al cantiere ex Pp1. Gli agenti della Volanti, assieme a quelli del reparto prevenzione crimine hanno controllato otto stranieri che dormivano in giacigli di fortuna, tutti quanti, nigeriani, non avevano con sé i documenti, come invece prevede la normativa.
Due di loro sono stati trovati con alcuni grammi di marijuana e sono stati denunciati. Un ghanese, invece, aveva un foglio di via dalla regione ed è quindi stato chiesto per lui l'aggravamento della misura amministrativa visto che la stava palesemente violando. Sempre nell'ambito dei controlli nella zona di piazza Gasparotto, la polizia ha arrestato un nigeriano in via Confalonieri: stava vendendo della marijuana a un cittadino del Kosovo. Quest'ultimo è stato segnalato alla prefettura come assuntore.
Le forze dell'ordine stanno organizzando controlli sempre più stringenti nelle zone calde della città. Oltre a tutta l'area della Stazione, che va dai Giardini dell'Arena fino alla prima Arcella, ci sono anche la zona del Pescarotto alla Stanga, il Lungopiovego, via Bernina, il Borgomagno. Si tratta di punti della città notoriamente frequentati da spacciatori, clandestini e senza fissa dimora che sopravvivono di espedienti come piccoli furti e riciclaggio di biciclette.
Il 7 agosto il questore ha organizzato un maxiblitz con oltre cento agenti. L'operazione è cominciata intorno alle 16.30 e si è conclusa solo in tarda serata: 30 espulsi sono stati accompagnati da altrettanti equipaggi a Torino. Il controllo è stato voluto dal questore Paolo Fassari e si tratta dell'ennesimo blitz nella zona rossa tra l'area verde a ridosso della cappella degli Scrovegni e pure di piazza Gasparotto. L'obiettivo è la prevenzione e repressione dei reati inerenti gli stupefacenti.
«Voglio riconsegnare la città ai padovani - aveva commentato il questore Paolo Fassari - Credo che questa sia una città tendenzialmente portata al rispetto delle regole. Di certo, però, quando si creano zone in cui la vivibilità è pregiudicata, non esito a far intervenire le forze dell'ordine. È quello che ci chiedono i cittadini. Il nostro lavoro è intercettare i loro bisogni».
M.Lucc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci