Perseguita la sua infermiera, condannato

Venerdì 20 Aprile 2018
TEOLO
L'incubo per una infermiera della casa di cura Parco dei Tigli a Teolo è iniziato nel settembre del 2016. Un suo paziente, una volta dimesso dal centro, ha iniziato a perseguitarla.
Ieri Luca Miazzo di 47 anni, davanti al Gup Domenica Gambardella in rito abbreviato, è stato condannato a un anno e due mesi. L'uomo residente a Grantorto e già dietro alle sbarre per avere messo a segno, insieme al complice romeno, una rapina in casa ai danni di una coppia di anziani a Bojon di Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia, il 15 aprile dell'anno scorso. Miazzo in più occasioni ha contattato al telefono sul luogo di lavoro l'infermiera, a volte presentandosi sotto falso nome.
Poi è passato alle vie di fatto e si è recato alla casa di cura. Ossessionato da quella donna ha cominciato a perseguitarla anche attraverso Facebook, dove le ha spedito numerosi messaggi d'amore con la promessa di ricoprirla di regali.
Ma la donna ha cercato in tutti i modi di allontanarlo, di liberarsi di quella presenza inquietante. Così Miazzo è diventato aggressivo e l'ha minacciata, facendole sapere che sapeva dove abitava. L'infermiera, terrorizzata tanto da essere costretta a cambiare il suo stile di vita e in alcuni giorni a evitare di andare al lavoro, non ha ceduto. E lui, il 47enne di Grantorto, è tornato alla carica sempre più violento. Le ha scagliato contro una serie di minacce, perchè la donna si è rifiutata di comunicare con lui. Minacce come «saranno dolori», «ne va della tua vita» e «se voglio inizia la terza guerra mondiale».
La sua escalation di follia è proseguita con altre frasi intimidatorie e poi minacciando di suicidarsi se lei continuava a rifiutarsi di volergli parlare.
L'infermiera non si è mai arresa e Miazzo ha alzato il tiro. Un giorno le ha spedito un messaggio intimidatorio, del tipo «io sono finito sui giornali, perchè ho portato un'arma in pubblico e sono stato arrestato». Non ottenendo quello che voleva, l'amore della sua ex infermiera, ha iniziato a mandare messaggini di minacce ai telefoni cellulari degli amici della donna.
L'infermiera, ormai allo stremo, si è fatta coraggio e ha deciso di denunciare il suo ex paziente. Un uomo pericoloso, perchè secondo gli inquirenti quel 15 aprile dell'anno scorso, insieme al complice romeno, ha picchiato e legato i due anziani coniugi veneziani per rubare loro trentamila euro, i risparmi di una vita. I due banditi sono stati incastrati dalle impronte digitali.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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