Paghi 2 prendi 3: droga venduta come al market davanti al Sert

Domenica 18 Marzo 2018
Paghi 2 prendi 3: droga venduta come al market davanti al Sert
L'OPERAZIONE
PADOVA Un volantino di offerte come quello che si vede nei supermercati o nei negozi di ortofrutta. Se acquisti 10 pezzi, due sono in omaggio. Peccato che i prodotti pubblicizzati non fossero mele, pesche, orate o fustini di detersivo. Ma cocaina e hascisc già divise in dosi. Un affare garantito dalla famiglia Corolla che offre droghe per tutti, ma in particolare ai tossicodipendenti. I marocchini arrestati dai carabinieri, come Lucignolo di collodiana memoria che attraeva i bambini nel paese dei balocchi, si piazzavano a sventolare la droga sotto il naso degli utenti in cura al Sert. Facili prede. E il volantino di offerte si rivolgeva proprio a loro: Per te prezzi speciali e trattative riservare. Porta un amico e riavrai un gentile omaggio. Lo mostravano dai vetri della loro auto, la Toyota Corolla da cui il nome della famiglia, per evitare di parlare, intimoriti da eventuali intercettazioni.
Potrebbe sembrare uno scherzo goliardico tanto surreale sembra questa pubblicità. Invece era la strategia di marketing messa in piedi da tre pusher. In manette sono finiti per spaccio in concorso aggravato e continuato due fratelli, Mohammed En Naji di 30 anni, residente a Bagnoli di Sopra, e Kamal En Naji di 22, come pure la moglie di quest'ultimo, Sofia Taouil di 22, residenti a Badia Polesine.
LE INDAGINI
Le indagini dei carabinieri sono partite dopo la denuncia di uno dei clienti. A ottobre 2017, i militari della Stazione di Agna, monitorando gli spostamenti di vari assuntori di stupefacenti, hanno individuato nella coppia di Badia, sposata da novembre, il punto di riferimento per lo smercio della cocaina a livello locale. In seguito i carabinieri hanno accertato che anche un altro membro della famiglia, Mohammed, era coinvolto nell'ampio giro di spaccio del fratello e della cognata, curando la capillare diffusione di cocaina, ma anche di hashish, nelle piazze di spaccio locali.
LE PIAZZE
Le cessioni di stupefacenti avvenivano, oltre che davanti ai Set di Piove di Sacco, Padova e Rovigo, anche in prossimità di esercizi pubblici e luoghi di aggregazione giovanile, dove gli spacciatori erano soliti recarsi percorrendo strade secondarie, a bordo di veicoli diversi e quindi avvicinare gli assuntori proponendo loro l'acquisto di droghe. I prezzi che la congrega di spacciatori applicava, per ogni singola dose, andavano indicativamente dai 50 euro per la cocaina, ai 10,00 euro per l'hascisc, ma i tariffari potevano anche scendere progressivamente nel caso di acquisti più consistenti, che incrementavano ulteriormente il cospicuo giro d'affari degli arrestati. In alcuni casi riuscivano a convincere dei clienti a lavorare per loro: vendendo la droga, oltretutto di ottima qualità secondo gli assuntori, ad altri avrebbero avuto gratis la loro parte.
LE PERQUISIZIONI
Durante le fasi di esecuzione dei provvedimenti cautelari, venivano anche effettuate una serie di perquisizioni: all'interno della sua abitazione di Bagnoli di Sopra, il maggiore dei due fratelli En Naji è stato trovato in possesso di 6,6 grammi di cocaina, pronti per essere immessi sul mercato dello spaccio locale. È stato portato nel carcere di Padova. Il minore è nella casa circondariale di Rovigo, mentre la moglie è stata posta agli arresti domiciliari.
Marina Lucchin
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