Nuovo ospedale la trattativa è sui mille posti al Giustinianeo

Martedì 14 Novembre 2017
L'ECCELLENZA
PADOVA Si tratta, centimetro su centimetro, funzione su funzione. Anche ieri l'incontro fra i tecnici che devono decidere dove collocare il nuovo ospedale ha avuto momenti di confronto serrato. Soprattutto perché il metodo imboccato è di costruire una griglia nella quale inserire tutte le virtù e i difetti delle varie aree dalla viabilità alle infrastrutture, dalla sicurezza idraulica alla bonifica, per poi tirare il conto. Trenta parametri in tutto. Il lavoro dunque è di affossare le proposte dagli altri, ed esaltare le proprie. Com'è noto le idee sono diverse. Il Comune lo vorrebbe al posto di quello attuale e l'università fuori, con il placet neanche tanto silenzioso della Regione. La Provincia invece ha proposto l'area dell'ex ospedale ai Colli.
Ma c'è dell'altro. La sensazione è che il Comune stia lavorando per ottenere, nel caso la scelta cadesse su un sito diverso da quello che ha proposto, la massima contropartita possibile. Ovvero aumentare i 700 posti che rimarrebbe a disposizione dopo che il nuovo polo se ne porterebbe via 1000 dei 1700 previsti dalle schede ospedaliere e oggi divisi fra i 1348 dell'azienda ospedaliera e i 292 del S.Antonio.
La strategia, che incontrerebbe così i desiderata soprattutto di Coalizione civica, che potrebbe spiegare al proprio elettorato come ha ottenuto un nuovo ospedale, sarebbe di aumentare le potenzialità dei posti letto, inducendo così la Regione a investire anche nel Giustinianeo.
Del resto i conti a spanne sono presto fatti. Portare il S. Antonio in azienda ospedaliera significa trovare 292 posti, più altri 120 per l'istituto oncologico. Nello studio di prefattibilità del Comune ci sono 169 posti per la nuova pediatria e 120 per la ginecologica. Poi sono previsti al posto del monoblocco due edifici per 200 e 250 posti. Infine il policlinico attuale che può contenere 420 posti, sarebbe portato a 200, rinunciando ai cameroni. Siamo a 1343. Insomma è un ospedale di dimensione quasi doppia di quella proposta dalla Regione. Tutti questi posti non li darà mai però a 900-1000 ci può arrivare. Almeno stando alle dichiarazioni pubbliche rilasciate dallo stesso Zaia l'1 agosto del 2014 quando parlò di 1000 posti letto nel nuovo ospedale che diventerà il policlinico universitario dei veneti e avrà tutte quelle strutture necessarie, come aule, laboratori di ricerca e tutto il resto e che avrà valenza internazionale. Nel vecchio sito, invece, dove abbiamo investito in alcune strutture, metteremo altri 1000 posti letto, trasferendo il S.Antonio e cambiando sede allo Iov. Ecco perchè alla fine Padova potrebbe avere due ospedali gemelli nel senso di posti letto, uno per la comunità e uno per la ricerca.
Mauro Giacon

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