LA MANIFESTAZIONE
PADOVA «L'assassinio di Soumaila Sacko è frutto dell'odio e del razzismo seminati in questo periodo». È questa la convinzione che ieri ha accompagnato la manifestazione promossa da Adl Cobas. Hanno aderito anche Cobas Scuola, Cub Poste Padova, Sconfinamenti Padova, Cso Pedro, Polisportiva San Precario, Asd Quadrato Meticcio.
Una cinquantina di persone si è data appuntamento alle 17 in via San Francesco e ha poi sfilato per le vie del centro, passando per le piazze, ricordando il 29enne del Mali ucciso da un altro uomo a colpi di fucile il 2 giugno scorso mentre aiutava altri due connazionali a recuperare dei pezzi di lamiera.
Il presidio è stato organizzato da Adl Cobas contemporaneamente in varie città d'Italia. A Padova i manifestanti hanno sfilato con cartelli e megafoni attirando inevitabilmente l'attenzione di residenti, turisti e ragazzi all'ora dell'aperitivo.
«Un crimine efferato e tremendo - sostiene Adl Cobas a proposito dell'omicidio di Sacko -. Non bisogna istigare alla strage dei migranti». La conclusione è netta: «Dobbiamo ribellarci riprendendoci le piazze, non è possibile vivere in una società dove basta avere la pelle di colore diversa per rischiare di essere ammazzati».
La manifestazione è stata pacifica. Non sono mancati alcuni battibecchi tra i manifestanti e i passanti, ma la situazione è sempre stata tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine. Carabinieri, Polizia e Polizia Locale hanno scortato il corteo lungo tutto il percorso, evitando ogni possibile scontro.
G.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA «L'assassinio di Soumaila Sacko è frutto dell'odio e del razzismo seminati in questo periodo». È questa la convinzione che ieri ha accompagnato la manifestazione promossa da Adl Cobas. Hanno aderito anche Cobas Scuola, Cub Poste Padova, Sconfinamenti Padova, Cso Pedro, Polisportiva San Precario, Asd Quadrato Meticcio.
Una cinquantina di persone si è data appuntamento alle 17 in via San Francesco e ha poi sfilato per le vie del centro, passando per le piazze, ricordando il 29enne del Mali ucciso da un altro uomo a colpi di fucile il 2 giugno scorso mentre aiutava altri due connazionali a recuperare dei pezzi di lamiera.
Il presidio è stato organizzato da Adl Cobas contemporaneamente in varie città d'Italia. A Padova i manifestanti hanno sfilato con cartelli e megafoni attirando inevitabilmente l'attenzione di residenti, turisti e ragazzi all'ora dell'aperitivo.
«Un crimine efferato e tremendo - sostiene Adl Cobas a proposito dell'omicidio di Sacko -. Non bisogna istigare alla strage dei migranti». La conclusione è netta: «Dobbiamo ribellarci riprendendoci le piazze, non è possibile vivere in una società dove basta avere la pelle di colore diversa per rischiare di essere ammazzati».
La manifestazione è stata pacifica. Non sono mancati alcuni battibecchi tra i manifestanti e i passanti, ma la situazione è sempre stata tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine. Carabinieri, Polizia e Polizia Locale hanno scortato il corteo lungo tutto il percorso, evitando ogni possibile scontro.
G.P.
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