Niente mercato pomeridiano nella Settimana Santa

Giovedì 22 Marzo 2018
IL PROBLEMA
PADOVA Una rivoluzione che piace, a patto che nella settimana di Pasqua piazza delle Erbe sia aperta anche al pomeriggio, altrimenti il tutto servirebbe a poco.
È questo - l'impossibilità per piazza delle Erbe di tenere aperto al pomeriggio nella Settimana Santa - il lato negativo visto con gli occhi degli ambulanti, della delibera approvata dalla giunta di Palazzo Moroni sulle modifiche al Piano del commercio per un maquillage che, nell'idea dell'assessore al commercio Antonio Bressa (che un intervento lo studia dalla fine della scorsa estate) dovrebbero fornire un mezzo con cui arginare la crisi degli ultimi anni. Soprattutto in piazza delle Erbe, dove i banchetti sono passati da essere un centinaio, nel 2006, ai 52 di adesso: 40 piccoli e 12 grandi. Un vuoto in cui Bressa ha visto una riorganizzazione, allargando la corsia centrale che porta all'ingresso del Salone.
«Per la prima volta quest'anno il mercato di piazza delle Erbe non è autorizzato all'apertura pomeridiana nella settimana precedente la Pasqua - commenta Enzo Tuis, presidente di Anva Confesercenti, l'associazione che riunisce gli ambulanti -. Quindi niente mercato nei pomeriggi da lunedì a venerdì, con il solo sabato pomeriggio aperto. Come Anva abbiamo da tempo chiesto all'assessore Bressa di rivedere la posizione e di concedere ai banchi di piazza delle Erbe di aprire anche nei pomeriggi la prossima settimana. L'apertura nella prima settimana primaverile sarebbe positiva non solo per gli ambulanti ma anche per i consumatori».
Dello stesso avviso Paolo Martin, presidente del Consorzio sotto il Salone: «Certo che non farli aprire anche al pomeriggio la settimana di Pasqua è una decisione particolare - commenta Martin dopo aver benedetto come cosa buona e giusta la rivoluzione dei banchetti studiata da Bressa per piazza delle Erbe - Sarà strano vedere la settimana prossima aperto al pomeriggio più o meno ovunque, con una piazza che però rimane vuota, anche perché come ogni anno arriverà in via Oberdan la Fiera di Pasqua. Sarebbe stato bello continuare le bancarelle anche in piazza delle Erbe, così come in piazza della Frutta, o quantomeno dare ai commercianti la possibilità di scegliere cosa fare nei giorni di fine settimana, da giovedì in poi».
Anche perché, sottolinea Martin, piazze e Salone sono un ecosistema che si alimenta vicendevolmente e che dalla ristrutturazione pensata da Palazzo Moroni può solo trarre giovamento: «La necessità di una ristrutturazione dei mercati in città e in provincia - sottolinea Tuis - è strettamente collegata al rilancio ed alla riqualificazione complessiva del ruolo dei mercati. Piazza delle Erbe è un mercato simbolo non solo della città, ma dell'intero sistema del commercio ambulante. Una ristrutturazione che ne rilanci l'immagine e ne valorizzi gli spazi ed i coni prospettici verso il Salone, quindi, offre la possibilità di un rilancio complessivo». Non basta però solo una nuova dislocazione, perché la ristrutturazione «va accompagnata ad una serie di interventi che ne valorizzino i prodotti, sia nella qualità che nel prezzo».
Nicola Munaro
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