MONSELICE
La Rocca di Monselice è la protagonista di due decreti regionali

Domenica 24 Febbraio 2019
MONSELICE
La Rocca di Monselice è la protagonista di due decreti regionali apparsi nella giornata di venerdì scorso sul Bur. Con il primo sono stati affidati all'architetto Patrizia Valle di Venezia i servizi tecnici di architettura ed ingegneria relativi alla progettazione e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e direzione lavori, finalizzati alla realizzazione della nuova scala di accesso permanente al Mastio Federiciano. Il tutto per un importo di poco inferiore ai 50mila euro, inserito come impegno di spesa nel Bilancio di esercizio 2019. Con il secondo decreto, invece, la Regione ha prenotato l'importo di 436.600 euro per ogni anno dal 2020 al 2032 (per un ammontare complessivo di oltre sei milioni di euro) a favore della società Immobiliare Marco Polo, per gli oneri di gestione dei complessi monumentali Villa Contarini di Piazzola sul Brenta e Rocca di Monselice. Buone speranze per una rapida riapertura del sentiero di accesso al Mastio, chiuso ormai da un anno e mezzo proprio per le condizioni in cui versa l'attuale scala d'accesso alla fortezza. Così come la previsione di un importo sostanzioso al gestore del patrimonio regionale sulla Rocca fa intendere la volontà della Regione di investire sui propri beni.
Eppure, per il comitato Lasciateci Respirare, «ad un anno e mezzo dal cambio di gestione del complesso monumentale della Rocca di Monselice, non si è vista alcuna iniziativa, proposta o progetto». Francesco Miazzi evidenzia soprattutto «la chiusura e la segretezza con cui viene condotta ogni cosa». «Leggiamo che il motivo per cui il percorso è ancora inaccessibile è legato alla scala di accesso al mastio, - spiega Miazzi - ma non capiamo per quale motivo sia interdetto anche tutto il parco sottostante, per il quale la stessa Regione, attraverso il Parco Colli, aveva finanziato importanti lavori di riordino boschivo e messa in sicurezza dei sentieri. Una domanda che già la scorsa primavera avevamo posto ad un interlocutore muto e assente. E per fortuna che lo scopo dell'affidamento era anche l'incremento della fruibilità del patrimonio regionale». Dal sentiero inaccessibile all'ex casa Bernardini inutilizzata, fino alla cava della Rocca, ancora sotto sequestro e con una discarica sotto il terreno, il comitato Lasciateci Respirare pone in evidenza le problematiche da risolvere. «Il bene è, di fatto, ostaggio della Regione Veneto che da una parte commissaria da anni il Parco Colli, dall'altra accentra la gestione del Colle della Rocca con questi risultati vergognosi. conclude il comitato - Ora ben venga questo progetto della scala di risalita al Mastio, ma la città e i turisti si aspettano l'apertura dell'accesso alla sommità del Colle».
Ca. B.
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