«Mia moglie sta male, è sotto choc. Non ho nulla da dire». Sono le

Lunedì 27 Giugno 2016
«Mia moglie sta male, è sotto choc. Non ho nulla da dire». Sono le prime parole che pronuncia Maurizio Furlan dal balcone di casa. È il marito di Sara Paccagnella, la 51enne di Abano finita agli arresti domiciliari con la pesantissima accusa di omicidio stradale.
L'altro ieri, poco prima delle 16, al volante della sua Bmw Z4 cabrio si era scontrata frontalmente con un'altra auto sulla bretella Boston all'altezza dello svincolo per Abano. Un impatto che ha ucciso sul colpo la 58enne Paola Rosa Tanga, maestra elementare di Limena, alla guida di una Lancia Y. L'alcoltest effettuato su Sara Paccagnella dagli agenti della Polizia locale di Padova ha rilevato un tasso alcolemico di 2,1 grammi/litro. Ora la donna rischia una condanna fino a 12 anni di carcere. Furlan, che con la moglie, titolare dell'azienda "Sara Send", vive al primo piano di un mini-residence di via Calle Pace, dove c'è anche la sede legale dell'attività, non vorrebbe aggiungere altro. Poi però fornisce qualche ulteriore particolare: «Mia moglie lamenta dei forti dolori al capo. Ha anche riportato delle contusioni a un ginocchio e al torace. Dopo l'incidente è stata visitata in ospedale. Si tratta di un momento per noi molto difficile, cercate di capire. Lei è ai domiciliari e non può parlare e io non me la sento di dire altro».
Un breve saluto con la mano e quindi l'uomo rientra velocemente in casa. Gli accertamenti della Municipale patavina lasciano poco spazio ai dubbi. Paola Rosa Tanga non ha avuto neppure il tempo di abbozzare una frenata. Si è vista arrivare addosso in contromano la potente Bmw Z4e poi si è verificato il tremendo impatto. La Lancia Y, centrata in pieno, è andata in testa coda. L'abitacolo si è letteralmente disintegrato. Sul posto sono subito intervenuti anche i Vigili del fuoco di Padova che hanno dovuto faticare non poco per estrarre dalle lamiere contorte della Lancia il corpo della povera maestra. Pressoché incolume, invece, la 51enne di Abano. Che è immediatamente apparsa ai soccorritori in forte stato confusionale: aveva serie difficoltà a camminare e pronunciava frasi sconclusionate. E il magistrato disponeva la misura dei domiciliari.

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