Mangia e non paga mai «Ci pensa mio padre»

Venerdì 28 Luglio 2017
Mangia e non paga mai «Ci pensa mio padre»
«Non ho soldi per pagare il conto. Chiedeteli a mio papà. Sono venuto in Italia proprio per cercarlo». Questo si sono sentiti rispondere i responsabili del ristorante Road House di via Donà, mercoledì, quando un uomo di 42 anni, straniero, dopo aver consumato il suo pasto da 27,40 euro, si è alzato e se n'è andato fuori dal locale, saltando a piedi pari la cassa. Il cliente insolvente è stato fermato e i gestori del locale hanno subito chiamato la polizia. Quando la pattuglia è arrivata, l'uomo, K. P., ha spiegato in inglese di essere un norvegese, in giro per il Nord Italia da circa 4 mesi alla ricerca del padre, un imprenditore vicentino, cui il ragazzo manda il conto di ogni ristorante e albergo in cui si ferma, tra cui un hotel sul Canal Grande a Venezia. Il refrain quando è ora di saldare alla cassa è sempre lo stesso: «Paga papà». E mostra una cartellina con i documenti del vicentino.
Peccato però che il presunto genitore, in realtà non abbia alcuna relazione di parentela con il norvegese. Chiamato dalla polizia di Padova per avere dei chiarimenti, l'uomo, Sergio Prandina, ha spiegato che da anni va avanti questa storia. L'imprenditore ha riferito alla questura che l'ha «conosciuto per lavoro dieci anni fa, non è mio figlio e sta tormentando me e la mia azienda ormai dal 2012». Anzi, l'uomo ha denunciato più volte il norvegese, inquietato dal fatto che il 42enne, in Patria, avrebbe addirittura disconosciuto il padre naturale, rivendicando la discendenza dal vicentino. Lo straniero è così ossessionato da questa storia, da mandare mail deliranti non solo all'imprenditore, ma addirittura agli uffici stampa di Donald Trump e di Angela Merkel.
Prandina è esasperato, tanto che nei giorni scorsi ha appeso alle vetrine del suo negozio in centro a Bassano i dati e la foto del norvegese precisando: «Attenzione! Questo è un millantatore e non paga mai il conto». Il 42enne si è presentato alla porta di Prandina anche la settimana scorsa. L'imprenditore, dopo aver informato l'ambasciata norvegese di quanto stava accadendo, l'ha denunciato ieri per stalking alla questura di Padova. Nel frattempo la polizia l'ha indagato per insolvenza fraudolenta.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci