Mafia nigeriana, a Padova l'ultimo blitz

Venerdì 7 Dicembre 2018
SCONTRO SPATARO-SALVINI
PADOVA Si è conclusa a Padova l'operazione della discordia tra il procuratore di Torino Armando Spataro e il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che l'aveva annunciata due giorni fa via Twitter, ricevendo un pesante attacco da parte del magistrato, che l'ha accusato di aver messo a rischio le indagini. Mercoledì sera è stata arrestata una delle ricercate nell'operazione contro la mafia nigeriana. Ne ha dato annuncio Spataro stesso che ha ribadito che solo la Procura può informare la stampa su quanto avvenuto.
L'OPERAZIONE
La Squadra mobile di Padova, guidata da Mauro Carisdeo, con l'aiuto della sua vice Barbara Nori, ha dato ausilio alla squadra mobile di Torino nell'esecuzione di tre misure di custodia cautelare disposte per la cattura di altrettanti nigeriani del Padovano.
In particolare la mattina di martedì sono stati tratti in arresto due uomini: Terry Edoseghe nato in Nigeria, 33 anni, rintracciato nella sua abitazione di Padova, indagato per associazione di tipo mafioso e favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
Nella stessa mattinata è stato portato dietro alle sbarre Christian Onya Ezuma, 40 anni, rintracciato in un'abitazione di Selvazzano e indagato, nella stessa indagine, per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nella tarda serata di mercoledì, infine, è stata arrestata Udeh Franca, nigeriana di 46 anni e legata a Ezuma da una relazione sentimentale. La donna, che è stata rintracciata mentre si trovava in Corso del Popolo, nell'ambito di quest'indagine torinese, denominata Eiye è indagata anche lei per gli stessi reati del fidanzato: detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Solo ieri mattina il magistrato ha diramato un comunicato spiegando che «facendo seguito a notizie imprecise in precedenza diffuse, si ritiene opportuno specificare quanto segue ai fini di una corretta informazione che può essere ora fornita essendosi solo ieri sera (mercoledì, ndr) concluse le attività che questo ufficio aveva delegato alla squadra mobile della questura di Torino, con facoltà di sub delega.
LE INDAGINI
Sulla base delle fonti di prova raccolte dalla squadra mobile nel corso di lunghe indagini - scrive Spataro - il 16 novembre 2018, a seguito di richiesta della Dda di Torino, il gip ha emesso 15 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati per i reati di associazione di tipo mafioso ex art. 416 bis e favoreggiamento di immigrazione illegale, favoreggiamento/sfruttamento della prostituzione e introduzione nel territorio dello Stato di ovuli contenenti cocaina. Sono stati arrestati nove indagati mentre altri sei sono rimasti latitanti.
Marina Lucchin
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