Frutta e verdura del mercato ortofrutticolo di Padova a breve potranno essere anche messe in vendita on line su Amazon.
Si tratta di uno scenario futuro sempre più concreto. Il Maap, infatti, su spinta del direttore Francesco Cera, si è proposta come piattaforma Amazon per l'attività di e-commerce - market place ortofrutta per il Nord Est. Sull'enorme portale on-line, dunque, a breve, non si compreranno più solo elettrodomestici, abbigliamento e oggetti vari, ma anche il radicchio di Chioggia o l'aglio bianco dop, ovvero prodotti di eccellenza dell'ortofrutta.
Cera, conscio che più della metà del fatturato dell'ente che dirige è frutto dell'export e che il futuro passerà per l'e-commerce, ha già incontrato il dirigente responsabile di Milano del comparto Made in Italy di Amazon, Francesco Semeraro, per concretizzare il progetto di fare del Centro agroalimentare un punto di riferimento su ampia scala per il colosso del commercio elettronico statunitense. Il direttore è entusiasta: «L'incontro è andato molto bene. Semeraro si è detto interessato e ha precisato che saremmo il primo mercato rotofrutticolo in Italia a lanciarsi in una sfida del genere. D'altro canto è il momento adatto per lanciarsi in sfide di questo genere. Gli studi sui millennials, ovvero i ragazzi sotto i trent'anni, confermano che il futuro corre sul touch screen di tablet e smartphone. Altrove è già una realtà, ma anche qui in Italia, a breve, l'e-commerce diventerà sempre più importante».
Ma perchè Amazon? Cera spiega che la piattaforma on line di vendita di prodotti, sta lanciando nuovi settori, «tra cui quello del Made in Italy e, in particolare, del Food, con la vendita di prodotti di eccellenza o di nicchia. Vuole creare una vetrina che faccia concorrenza a Eataly, uno store on line delle eccellenze alimentari».
L'importante struttura veneta guarda dunque con crescente interesse all'e-commerce e intanto si conferma propulsore economico padovano, in virtù «degli oltre 450 milioni di euro di fatturato realizzato, nel 2016, e dai circa 700 posti di lavoro garantiti dagli operatori del settore ortofrutta, che si moltiplicano per tre se si considera l'indotto che sorge attorno alla struttura di Corso Stati Uniti».
«Ora attendiamo la fine delle ferie estive e a settembre - continua Cera - riprenderà il dialogo con Amazon. Attendiamo con ansia la nomina del nuoco Consiglio di amministrazione, ora che è stato eletto il nuovo sindaco. A questo organismo il compito di portare avanti questo progetto».
Si tratta di uno scenario futuro sempre più concreto. Il Maap, infatti, su spinta del direttore Francesco Cera, si è proposta come piattaforma Amazon per l'attività di e-commerce - market place ortofrutta per il Nord Est. Sull'enorme portale on-line, dunque, a breve, non si compreranno più solo elettrodomestici, abbigliamento e oggetti vari, ma anche il radicchio di Chioggia o l'aglio bianco dop, ovvero prodotti di eccellenza dell'ortofrutta.
Cera, conscio che più della metà del fatturato dell'ente che dirige è frutto dell'export e che il futuro passerà per l'e-commerce, ha già incontrato il dirigente responsabile di Milano del comparto Made in Italy di Amazon, Francesco Semeraro, per concretizzare il progetto di fare del Centro agroalimentare un punto di riferimento su ampia scala per il colosso del commercio elettronico statunitense. Il direttore è entusiasta: «L'incontro è andato molto bene. Semeraro si è detto interessato e ha precisato che saremmo il primo mercato rotofrutticolo in Italia a lanciarsi in una sfida del genere. D'altro canto è il momento adatto per lanciarsi in sfide di questo genere. Gli studi sui millennials, ovvero i ragazzi sotto i trent'anni, confermano che il futuro corre sul touch screen di tablet e smartphone. Altrove è già una realtà, ma anche qui in Italia, a breve, l'e-commerce diventerà sempre più importante».
Ma perchè Amazon? Cera spiega che la piattaforma on line di vendita di prodotti, sta lanciando nuovi settori, «tra cui quello del Made in Italy e, in particolare, del Food, con la vendita di prodotti di eccellenza o di nicchia. Vuole creare una vetrina che faccia concorrenza a Eataly, uno store on line delle eccellenze alimentari».
L'importante struttura veneta guarda dunque con crescente interesse all'e-commerce e intanto si conferma propulsore economico padovano, in virtù «degli oltre 450 milioni di euro di fatturato realizzato, nel 2016, e dai circa 700 posti di lavoro garantiti dagli operatori del settore ortofrutta, che si moltiplicano per tre se si considera l'indotto che sorge attorno alla struttura di Corso Stati Uniti».
«Ora attendiamo la fine delle ferie estive e a settembre - continua Cera - riprenderà il dialogo con Amazon. Attendiamo con ansia la nomina del nuoco Consiglio di amministrazione, ora che è stato eletto il nuovo sindaco. A questo organismo il compito di portare avanti questo progetto».
