Ma Soranzo incalza: «Tempi rapidi per l'ipotesi Colli»

Giovedì 12 Ottobre 2017
Ma Soranzo incalza: «Tempi rapidi per l'ipotesi Colli»
L'ITER
PADOVA Nonostante Giordani abbia presentato il progetto del nuovo ospedale di via Giustiniani, resta in pole position la soluzione Ospedale dei Colli e aeroporto. Potrebbe essere insieme ad Agripolis il piano B nel caso in cui il governatore Luca Zaia bocci, con valutazione dei tecnici, il progetto sostenuto dall'attuale amministrazione comunale. A confermare che è ancora valida la soluzione, il presidente della Provincia Enoch Soranzo. «L'area dell'Ospedale dei Colli è di proprietà dell'Ulss 6 mentre i terreni a monte e a valle sono di proprietà della Provincia e non servirebbe nemmeno cambiare la destinazione d'uso in quanto già destinati ad area ospedaliera - ha spiegato Soranzo -. Voglio anche chiarire che non si parla di cessione gratuita, quella forse può avvenire nel privato. Nel pubblico si tratta di concessione del diritto di superficie, per 99 anni o a tempo indeterminato, come prevede la normativa. In zona i terreni della Provincia sono ampi, si va fino al Duca degli Abruzzi e via Ciamincian a Brusegana, dal lato opposto le aree di proprietà confinano con la tangenziale, sul retro dell'Ospedale ai Colli si arriva a via Pioveghetto zona Cave». Il presidente considera che in caso la scelta dovesse cadere su quell'area, l'iter sarebbe molto veloce. «Serve il tempo di preparare la convenzione tra enti. Nel momento in cui la Regione fa pervenire la convenzione per i terreni si fissa il passaggio in consiglio provinciale del documento, quindi, per l'approvazione in consiglio serve circa un mese e mezzo. Sarebbe una soluzione fattibile e rapida in quanto ci sono già le aree anche per potenziare la viabilità, anche esse della Provincia - ha continuato Soranzo - la ferrovia, corridoio 5 Padova-Bologna è adiacente, la stazione è già progettata ed è proprio in quell'area». Nelle zone scelte per costruire un ospedale o altra opera pubblica si procede inoltre alla bonifica bellica e ad altri adempimenti per la sicurezza. «Su tutta l'area in questione non sussistono i vincoli di bonifica bellica ed ambientale in quanto si tratta di azioni già espletate in quanto comprende l'aeroporto Allegri, lo stesso Ospedale dei Colli e la linea ferroviaria - ha puntualizzato il presidente - si tratta di una zona ampiamente bonificata che sarebbe quindi disponibile con una tempistica veloce anche sotto questo aspetto». La decisione ultima spetta alla Regione che dovrebbe convocare il tavolo cui partecipano tutti i soggetti interessati ossia Università di Padova, amministrazione cittadina, Provincia e ovviamente la Regione stessa. L'ultima volta che gli enti interessati si sono incontrati, come ha ricordato Soranzo, è stato nel mese di aprile del 2016. «Se la Regione dovesse decidere di condividere con gli altri soggetti interessati la scelta dell'Ospedale ai Colli la Provincia farà la sua parte - ha affermato il presidente - in ogni caso è al tavolo di coordinamento che spetta la decisione. Nell'ultima riunione dello scorso anno, la zona dell'aeroporto Allegri era risultata la migliore opzione. In quell'occasione come Provincia mi ero astenuto dal voto in quanto, per noi, l'interesse principale è che l'ospedale di Padova venisse fatto nel più breve tempo possibile per la città, per i cittadini e per quello che significa avere un ospedale di eccellenza. Il tempo è trascorso per vari motivi, non ci sono più stati confronti ma nel frattempo, è stato trasferito a Castelfranco una parte dell'Istituto Oncologico Veneto di Padova».
Luisa Morbiato
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