Lo psichiatra: «Ma chi è curato bene non cederà mai più alla tentazione»

Domenica 18 Marzo 2018
Lo psichiatra: «Ma chi è curato bene non cederà mai più alla tentazione»
L'ESPERTO
PADOVA «La droga? Chi ne ha voglia va ovunque per trovarla. Non sono cento metri in più o cento metri in meno di distanza. Chi è curato bene passa davanti allo spacciatore e prosegue dritto».
Non è la facilità di approcci, assicura lo psichiatra Luigi Gallimberti, direttore dell'Unità di disintossicazione clinico-tossicologica di Padova, docente di tutela della salute all'Università, a far ricadere in tentazione: «Se il cervello viene riparato, la fragilità colmata, si torna uomini liberi, capaci di fare delle scelte consapevoli».
Un problema, quello delle dipendenze da giovani-adulti, che affonderebbe le sue radici ben prima. In base alle sue esperienze, dichiara Gallimberti, «le regole educative alle quali un genitore non deve sottrarsi sono fondamentalmente due: la prima riguarda la capacità di non viziare il proprio bambino, premiandolo solo a fronte di una fatica che giustifichi la gratificazione, non quindi senza motivazione. La seconda, fare in modo che il bambino possa dormire le ore che servono, dalle 10 alle 11 ore per notte. I bambini più viziati tendono ad andare a letto molto tardi e dormire meno ore. La deprivazione del sonno causa cioè difficoltà dal punto di vista cognitivo, dell'attenzione, della concentrazione e porta con sè l'innata attrattività verso tutto ciò che è stimolante, a partire dall'uso di strumenti tecnologici che a loro volta disturbano il sonno». Senza dimenticare che l'utilizzo eccessivo di questi strumenti fa calare la capacità d'empatia, riduce la capacità di rispondere alle sollecitazioni e ai rimproveri impartiti dai genitori. In base ad alcuni studi condotti dallo stesso Gallimberti, è particolarmente interessante osservare che anche coloro che non sono resi fragili dalla deprivazione di sonno possono manifestare una sintomatologia da uso compulsivo di tablet e smartphone. Circa il 18 percento gioca 5 volte alla settimana e il 10 percento tutti i giorni: questi bambini tendono ad arrabbiarsi più facilmente, sono dispettosi e disobbedienti, aggrediscono fisicamente i coetanei, mostrano atteggiamenti di sfida nei confronti degli adulti, sono impazienti, irrequieti e iperattivi, non accettano le punizioni e i rimproveri, non manifestano sensi di colpa.
Tutto terreno fertile, questo, affinché negli anni della crescita, nell'adolescenza e oltre, entrino a pieno titolo far parte del cupo mondo delle dipendenze.
Federica Cappellato
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