Legittima difesa, il tabaccaio Birolo con La Russa e Zanon: «La mia odissea»

Sabato 24 Febbraio 2018
Legittima difesa, il tabaccaio Birolo con La Russa e Zanon: «La mia odissea»
IL TEMA
PADOVA Legittima difesa al centro dell'arrivo in città di Ignazio La Russa, accolto da Raffaele Zanon, Massimiliano Barison e dai candidati di Fratelli d'Italia.
A portare la loro testimonianza anche Angelo Bertoglio, fondatore dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime, nato a Padova un anno e mezzo fa, Franco Birolo, il tabaccaio di Correzzola che uccise uno dei ladri che stavano svaligiando la sua tabaccheria, Romina Vianello, il cui marito è stato ucciso durante una rapina, Carla De Conti, che ha subìto tre rapine e cinque furti in sette anni («mi hanno distrutto la vita»).
«La difesa è sempre legittima ed al magistrato spetta accertare solo se chi è entrato in casa mia o nella mia attività era li per rubare. Questa è la nostra, semplice proposta - dice La Russa - Ora invece i magistrati devono valutare tantissime cose, se reagisci trovi uno Stato che ti perseguita per anni arrivando magari poi ad un'assoluzione. Serve uno sforzo per dare al Paese un governo di centrodestra e ogni voto dato a noi è un voto messo in cassaforte, non servirà a nessun inciucio». Per La Russa l'emergenza legata alla legittima difesa non viene riconosciuta: «È possibile che non si voglia prendere atto di questa emergenza ma dobbiamo far sapere che ci si può difendere perché ora si deve stare fermi in un angolo senza intervenire - continua - ma a volte qualcuno reagisce e in quei casi lo Stato patrigno non può processare chi si è difeso e vivrà il resto della sua vita condizionato da quel fatto. La nostra proposta di legge non usa la parola armi per le quali rimane la legge vigente, peraltro la più rigida dell'Europa. Sono solo i radical chic, quelli che hanno guardie proprie, chi vive in case già difese, che non vuole comprendere il semplice concetto che la difesa è sempre legittima».
La Russa ha voluto aprire una parentesi sulla proposta di tassazione: «In attesa della Flat Tax che ha bisogno di un certo tempo per essere applicata - chiude - da subito si può portare al 15% la tassa sul reddito incrementale, quello in più parametrato sull'anno precedente». Bertoglio annuncia che oltre alla legge nazionale che chiede l'istituzione di un garante per le vittime della criminalità, verrà presentata alla Regione un'analoga proposta parametrata al territorio affinché il Veneto possa istituire il garante regionale.
«Ho sparato d'istinto, ho atterrato un ladro e solo dopo mi sono accorto che c'era un corpo a terra - racconta Birolo - Era il 2012, dopo 4 anni sono stato condannato a 2 anni e 8 mesi per eccesso di legittima difesa e a risarcire la famiglia del ladro con 350.000 euro. In appello sono stato assolto ma ora dovrò affrontare il III grado di giudizio, la sorella del ladro vuole il denaro: penso che tutti possano capire cosa stiamo passando la mia famiglia ed io». »Io sono viva ma è come fossi morta - afferma De Conti - Nel 2015, per rapinarmi, mi hanno aspettato in garage e mi hanno puntato una pistola alla testa. Dopo quell'episodio mi sono armata, ma sono stata costretta a chiudere la tabaccheria. Dopo ogni rapina ho chiesto aiuto alle banche, che ora si sono prese anche la mia casa. Questo a 51 anni: forse era meglio morire, lo Stato non tutela nessuno».
Luisa Morbiato
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