LE REAZIONI
PADOVA «È evidente che si sta facendo di tutto per penalizzare

Mercoledì 19 Dicembre 2018
LE REAZIONI
PADOVA «È evidente che si sta facendo di tutto per penalizzare chi ha un'attività commerciale o produttiva». Ad attacare il rincaro della Tari è la capigruppo di Forza Italia Eleonora Mosco.
«Non bastavano i blocchi del traffico e il prolungamento della Ztl. Ora per rendere la vita impossibile a chi fa impresa si sono anche inventati l'aumento della tassa sui rifiuti - sbotta l'ex assessore al Commercio - A fronte di questo, il servizio è sempre più scadente e, anche a causa del porta a porta organizzato in maniera confusa, la percentuale di differenziazione dei rifiuti è tra le più basse di tutto il Veneto. L'aumento della Tari testimonia, ancora una volta, la distanza di questa amministrazione dal nostro tessuto economico e produttivo. Da questo punto di vista è emblematica la vicenda del fondo in favore dei negozianti per l'installazione di allarmi e sistemi anti intrusione. Il progetto è stato organizzato in maniera tale da aver scoraggiato gli imprenditori che, di fatto, hanno presentato pochissime domande di finanziamento».
«Durante l'amministrazione Bitonci, grazie alla pressione politica dell'ex assessore Cavatton su Acegas e al conseguente efficientamento del servizio, c'è stata una riduzione della tariffa di oltre il 5% - spiega invece Libero arbitrio - Con la giunta Giordani, a causa della poca autorevolezza degli attuali amministratori, c'è stato un aumento della stessa tariffa del 5%. Dopo un parziale rincaro dell'Imu, ancora un prelievo forzoso dalle tasche dei padovani. Un vecchio vizio delle sinistre».
«L'assessore Gallani, che ormai ci ha abituati alle sue performance alquanto imbarazzanti - affermano i consiglieri leghisti Alain Luciani e Vera Sodero - dimostra nuovamente di non essere all'altezza del ruolo che riveste. Durante alcuni incontri pubblici, ai cittadini che chiedevano se con il servizio porta a porta sarebbe aumentata la Tari, l'assessore non ha mai risposto. Ora, a neanche due mesi dall'avvio del servizio, si prospetta il così tanto temuto aumento dei costi di questo servizio».
«Quello della Tari è un tema molto caro ai padovani, in quanto rappresenta una parte consistente delle uscite che le famiglie devono sostenere ogni anno - hanno concluso Luciani e Sodero - Oltre a questa spesa, infatti, i cittadini sono chiamati a versare ulteriori tributi e quote che mensilmente incidono non poco sul budget di ogni famiglia. Noi ci opponiamo categoricamente a questa decisione. È possibile congelare il rincaro, basta vedere come hanno fatto i Comuni con caratteristiche simili a Padova. Basta impegnarsi a modificare per i primi anni il bilancio comunale a favore dei cittadini, garantendo comunque un pareggio».
Toni più morbidi arrivano, dal presidente dell'Ascom Patrizio Bertin: «È vero, per le attività economiche c'è un aggravio per quel che riguarda la Tari - spiega il leader di commercianti - Ad onor del vero, però, bisogna ammette che il Comune ha rivisto verso il basso altri tributi. Penso, per esempio alla cosiddetta tassa sull'ombra o a quella sull'occupazione di suolo pubblico».
Al.Rod.
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