Ladra incinta, il giudice: «È più sicura in una cella»

Venerdì 27 Aprile 2018
Ladra incinta, il giudice: «È più sicura in una cella»
LA DECISIONE
PADOVA Sperava di cavarsela anche questa volta. Ladra di professione ma incinta, era sicura di essere scarcerata e di tornare libera per continuare a rubare. Invece il Gip Mariella Fino, ieri mattina, ha deciso di convalidare l'arresto e di disporre per la giovane mamma nomade la custodia cautelare in carcere. Motivo? Solo in cella la ventiduenne senza fissa dimora, responsabile di 24 furti in casa tra l'Italia, la Germania e l'Austria, potrà allontanarsi dall'ambiente malavitoso e dare così un futuro alla creatura che porta in grembo e agli altri suoi tre figli.
I FATTI
Il 21 aprile i carabinieri di Montegrotto hanno sorpreso la mamma Giulia Veljkovic, insieme alla complice Arianna Kriz anche lei di 22 anni, mentre tentava di rubare all'interno di un'abitazione di viale Stazione. A segnalare le due ladre ai militari è stato un agente della polizia municipale fuori servizio. Gli uomini dell'Arma, intervenuti in pochi secondi, hanno arrestato le due giovani nomadi per tentato furto. Arianna Kriz è stata poi scarcerata con l'obbligo di firma a Mestre dove risiede in un campo rom. Non è andata così invece per la mamma incinta al quinto mese. Un appuntato dei carabinieri si è ricordato di avere visto alcune immagini, riprese da una telecamera di video sorveglianza, relative a un furto in casa commesso ad Abano il 30 marzo in piazza Cortesi. Due donne erano riuscite ad arraffare gioielli griffati in oro e argento per un totale di 9 mila euro. E una delle due ladre è stata immortalata dall'occhio elettronico, ed è Giulia Veljkovic.
L'ORDINANZA
E così la mamma ladra è stata accusata di un altro colpo in appartamento: il suo ventiquattresimo commesso tra l'Italia, la Germania e l'Austria. Tutti reati contro il patrimonio consumati dal 2007, il primo lo ha messo a segno quando era minorenne. Madre di tre bambini di 2, 3 e sette anni, più un quarto che porta in grembo, ha detto ai carabinieri di risiedere nel campo nomadi di via Longhin. Ma si è rivelata una bugia. Il Gip nella sua ordinanza, appurato che la giovane è senza fissa dimora e vive rubando, ha messo nero su bianco ...Questo continuo spostarsi non consente al figlio di sette anni di frequentare la scuola e agli altri due di ricevere appropriate cure e attenzioni. Insomma, sia l'indagata che i suoi tre figli e quello che deve nascere meritano tutela, una tutela che non può prescindere da un radicale allontanamento dall'ambiente criminogeno...Le persone con cui vive non solo non la proteggono, ma la inducono a continuare a delinquere anche in gravidanza...In questo senso, tale tutela è possibile solo mediante la custodia carceraria, che allontana la donna gravida dall'ambiente inadeguato in cui vive....
Marco Aldighieri
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